Via Francigena in bicicletta: alla scoperta dell’Italia5 min read

Hai mai pensato di percorrere la Via Francigena in bicicletta? Il tratto italiano, di quella che viene chiamata anche strada romea, misura indicativamente un migliaio di chilometri e prevede la possibilità di essere svolto in bici, almeno in parte. Il tragitto, in Italia parte dal Colle del Gran San Bernardo in Val d’Aosta e arriva a San Pietro in Roma. Il nome fa riferimento al percorso intrapreso dai pellegrini che, a piedi nella storia, dalla Gran Bretagna (più precisamente da Canterbury) attraversando la Francia giungevano nella capitale italiana, per proseguire fino in Puglia con l’intento di dirigersi verso la Terra Santa.
La Via Francigena oggi
Col trascorrere del tempo alcuni tratti originari sono stati soppiantati, per necessità, da strade e autostrade e diviene difficile poter recuperare gli stessi percorsi di un tempo. L’Italia, però, ha agito con intelligenza trovando alternative e leggere deviazioni volte alla scoperta di reperti comunque storici, facendo attraversare borghi e luoghi non solo di culto, ma anche più tranquilli e meno trafficati.
Grazie a questo agire, è più facile intraprendere alcuni segmenti in bicicletta passando tra sentieri battuti e curati, rilassanti boschi, passando tra paesini caratteristici e città importanti. Le diverse regioni interessate, negli ultimi tempi, hanno investito molto per cercare non solo la promozione turistica dei luoghi, ma anche per garantire passaggi affidabili e sicuri proprio a chi si avventura sulla Via Francigena in bicicletta.
Il percorso della Via Francigena in bicicletta
Percorrere il tratto italiano della Via Francigena in bici è possibile, anche se richiede allenamento e preparazione. Partendo dalla Valle d’Aosta e arrivando fino a Roma l’intero viaggio è pianificabile in 18-25 tappe, in base alla propensione atletica di ciascuno. Chi è più allenato potrebbe prevedere una percorrenza di circa 70 Km al giorno, mentre chi lo è meno non andrà oltre 45 Km quotidiani. Se questi valori sembrano pochi è bene pensare che i mezzi non sono certo quelli che siamo abituati a vedere alle olimpiadi o durante le corse a tappe. Chi affronta il lungo viaggio lo fa per vivere un’esperienza che implica biciclette cariche di bagagli e zaini.
Per quanto riguarda il tempo necessario, molto dipende da come il ciclista intenda vivere l’avventura: ci sono andature turistiche che prevedono soste in luoghi carichi di religiosità e cultura, così come si trova chi predilige una velocità di crociera superiore con l’obiettivo di arrivare al traguardo entro un certo tempo. Il consiglio che ci sentiamo di offrire è di godere appieno il viaggio, i tratti di strada e i panorami che la nostra splendida nazione offre gratuitamente attraversando Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Lazio.
Le tappe più dure della Via Francigena in bicicletta
Sebbene dalla Val d’Aosta si scenda verso Roma, è altrettanto vero che la conformazione geografica dell’Italia presenta ampi tratti montuosi. Così è necessario scavalcare la Cisa in bicicletta per seguire la Via Francigena oppure scollinare nella parte immediatamente prossima a Sarzana (in Liguria), dove tra Ponzanello e Fosdinovo ci sono almeno dieci chilometri di strada in salita che vanno affrontati con caparbietà e tanto sudore. Qui non tutti riescono e le scene di chi spinge a mano il ciclo con bagagli appresso sono all’ordine del giorno. Volendo evitare questa fatica, si può “tagliare” dalla strada più semplice e pianeggiante, ma questa non solo si presenta stretta e molto trafficata, ma è piena di curve che spesso gli automobilisti tendono a stringere: percorrerla in bici con tanto di bagagli è davvero molto pericoloso.
I tratti pianeggianti della Via Francigena
Il percorso contempla pure diverse tappe che consentono una pedalata più fluida e veloce. Ne sono un esempio i tratti della Lomellina, del Basso Milanese o del Piacentino. Al tempo stesso, si incontrano piacevoli strade pianeggianti anche in Toscana, in prossimità delle località di mare. Qui cambiano gli odori, muta la vegetazione e l’ambiente appare diverso, rendendo il percorso ancor più interessante e vivo, specialmente dal punto di vista turistico in estate. La Versilia è bella da vivere senza l’assillo di arrivare a Roma. Inoltre la si raggiunge poco dopo la scalata della Cisa e del tratto impegnativo che congiunge la Liguria alla Toscana. Prendersi qualche giorno in più in prossimità delle località marine potrebbe essere una scelta intelligente anche per dare riposo alla muscolatura, resa stanca dalle tappe più dure dell’intero tragitto.
Quale bicicletta serve per percorrere la Via Francigena?
La Via Francigena in bicicletta è percorribile, ma è meglio non servirsi di un mezzo da corsa. L’ideale sarebbe una bici da strada con gommatura tassellata oppure una mountain bike all mountain o di tipo cross country. Infatti sono diversi i tratti sterrati che si frappongono tra strade in pavè e in ciottoli. Serve quindi un ciclo che abbia un minimo di ammortizzazione, copertoni discretamente scolpiti e una sella comoda. Le sollecitazioni a cui si sottopone il mezzo possono essere anche gravose.
Non bisogna scordarsi che sono necessarie le borse con eventuali portapacchi aggiuntivi: per questo è utile optare per ruote robuste, gomme solide, in buono stato e gonfiate ad una pressione maggiorata rispetto alla media classica impiegata per le normali escursioni. Il percorso originario prevede dei passaggi interessanti su sterrati e punti panoramici, ideali per una bici MTB. Per completezza informativa è giusto mettere a conoscenza il lettore che esistono delle alternative per chi ha la bici da strada vera e propria, ma oltre ad allungare la via, non consentono di poter ammirare alcune bellezze del territorio.
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L’arrivo a Roma in bici
Spesso attraversare le grandi città crea situazioni di panico e di incertezza a chi è in bicicletta e non è del luogo. L’ingresso a Roma per chi giunge dalla Via Francigena è ben indicato e sposta il tratto percorribile lungo il Tevere, su una pista ciclabile tranquilla e molto pittoresca, evitando le principali strade di grande passaggio come ad esempio la Cassia. La via Francigena negli ultimi anni è stata riscoperta da ciclisti e da escursionisti e oltre a rappresentare un modo alternativo di visitare posti meravigliosi dell’Italia è anche un viaggio spirituale e mistico per chi crede in Dio ma anche per gli altri che non ha nulla da invidiare al famosissimo Cammino de Santiago de Compostela. La bicicletta permette di farla per intero in tempi ragionevolmente brevi, mentre se si decide di percorrerla a piedi bisogna ovviamente spezzettare in più sessioni le varie tappe magari divise per regioni.
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.