Trekking sul kilimajaro e Safari in Tanzania7 min read

Chi non ha mai sognato di visitare l’Africa più bella e incontaminata almeno una volta nella vita? E chi non ha desiderato di farlo in uno dei modi che più di tutti permette di godere della natura, quello del trekking? Fare trekking sul Kilimanjaro e poi un safari in Tanzania è un sogno più che accessibile, a patto di affidarsi a tour operator qualificati e che soprattutto condividano con i viaggiatori la visione del viaggio stesso.
In questa guida proporremo proprio questo straordinario viaggio (un trekking di 11 giorni e 10 notti), con tutti i consigli utili e le indicazioni su cosa vedere e con chi partire affidandosi a Tramundi, un tour operator specializzato in viaggi in tutto il mondo. E’ probabile che in questo periodo a causa del Covid-19 questa destinazione sia temporaneamente sospesa.
Il primo passo di un viaggio: l’organizzazione
L’Africa è un Paese straordinario e molto diverso dall’Italia. Ecco perché se si sceglie una modalità di soggiorno particolare come quella del trekking e del safari ci si deve affidare solo ai migliori tour operator. Tra tutte le travel agency, Tramundi rappresenta una scelta sempre più condivisa da chi ha fatto del viaggio la sua passione. Il motivo è che oltre ad organizzare dei tour accurati e sicuri, propone anche percorsi mozzafiato che toccano tutti i punti più suggestivi del Paese. Vediamo dunque cosa vedere in un trekking sul Kilimanjaro con contestuale safari nella splendida Tanzania.
Cosa devi preparare prima di partire
Fondamentale prima di partire per ogni viaggio, e questo in particolare, è preparare documenti ed equipaggiamento. Sarebbe infatti altrettanto spiacevole e problematico sia trovarsi senza un documento valido all’atterraggio, sia senza un attrezzo o un indumento quando serve.
Per quanto riguarda entrambi gli aspetti, quando ci si affida a un tour operator si viene informati sul necessario, ma in linea di massima ecco cosa si deve portare:
- un documento di riconoscimento personale in corso di validità, tra passaporto che non scada entro 6 mesi dall’arrivo o carta di identità valida per l’espatrio;
- il visto turistico, necessario in Africa;
- un kit di pronto soccorso e l’equipaggiamento adatto per un’escursione.
In ogni caso sul sito troverete tutte le indicazioni su cosa fare e come fare, tu devi solo pensare a divertirti e goderti l’avventura e il viaggio al resto penserà tutto Tramundi.
Cosa devi segnalare prima di cominciare il viaggio
Oltre a quello che si deve preparare per non trovarsi in difficoltà, è importante anche quello che si deve segnalare affinché nessun altro si trovi in difficoltà. Sarà quindi cura del turista avvisare la guida e la travel agency di qualunque cosa possa turbare il percorso, da allergie o intolleranze, fino a problemi fisici più seri.
Detto questo, partiamo senza indugi alla scoperta di questo magnifico viaggio.
I parchi nazionali che visiterai durante il trekking
Durante il trekking sul Kilimajaro e Safari in Tanzania con Tramundi visiterai i seguenti parchi nazionali; in particolare il parco Nazionale del Kilimajaro è anche patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.
- Kilimajaro National park
- Lake Manyara National Park
- Tarangire National Park
- Serengeti National park
- Ngorongoro Conservation Area
Le tappe del viaggio in sintesi
Come abbiamo detto questo viaggio è un trekking che si svolge con una durata di 11 giorni e 10 notti molto completo, dove si visiteranno i parchi nazionali e dove si farà trakking e si starà molto a contatto con la natura.
Queste sono le tappe previste in sintesi:
1 Giorno: arrivo all’aeroporto e benvenuto
2 Giorno: Kilimanjaro: Marangu Gate – Mandara Hut
3 Giorno: Kilimanjaro: Mandara Hut – Horombo Hut
4 Giorno: Kilimanjaro: Horombo Hut – Kibo Hut
5 Giorno: Kilimanjaro: Kibo Hut – Uhuru Peak – Horombo Hut
6 Giorno: Kilimanjaro: Horombo Hut – Marangu Gate
7 Giorno: Parco Nazionale del lago Manyara
8 Giorno: Parco Nazionale del Tarange
9 Giorno: parco nazionale del Serengeti
10 Giorno: Ngorongoro
11 Giorno: Arrivederci Tanzania
Cosa visiterai durante il trekking
Questo magnifico trekking sul Kilimanjaro e Safari in Tanzania comincia dall’’aeroporto del Kilimanjaro, dove si atterra. Qui verrete accolti da un autista privato che vi condurrà in hotel dove ci sarà una cena di benvenuto. Il consiglio è dedicare il primo giorno al riposo, in modo da abituarsi a un clima e a un posto diverso.
Il percorso di trekking non può che cominciare dal Kilimanjaro National Park, con prima tappa verso Mandara Hut. Arrivando qui si è già ad oltre 2.700 metri sopra il livello del mare. La Tanzania accoglie i visitatori fin da subito, e il modo migliore per godere del paesaggio è quello di percorrere la Marangu Route.
La seconda tappa sale di ben 1.000 metri, infatti a Horombo Hut l’altitudine è di 3.720 metri sopra il livello del mare. Sarà necessario qualche minuto per abituare gli occhi allo splendido paesaggio che si apre davanti, e che si divide tra quello tipico di una foresta pluviale e quello meno consueto della brughiera africana.
Direzione Kibo Hut: il punto più alto dell’Africa
Un dislivello di più di 2.000 metri è quello che attende il trekker che da Kibo Hut parte alla volta di Uhuru. Mentre Kibo Hut, già alto con i suoi 4.704 metri s.l.m., scompare lasciando spazio al deserto d’alta quota, già si intravede Uhuru Peak che si stagli a quasi 6.000 metri s.l.m. Non a caso si tratta del punto più alto di tutto il continente africano, meta di escursioni ogni anno.
Da adesso la discesa comincia, e porterà il trekker alla fine del percorso. Si riparte verso Horombo Hut, accompagnati dalla bellezza incredibile dell’Africa. Si comincia a capire perché tantissime persone, una volta visitato il continente, debbano tornarvi in preda a quello che si chiama ‘mal d’Africa’. Ma quando si pensa che il viaggio, con nostalgia, sia finito, ecco che comincia la seconda parte: il safari.
Dal trekking al safari: la Tanzania che incanta
Una volta discesi fino a Msiaarangu Gate, il Parco Nazionale saluta il trekker che si dirige verso un altro Parco, quello di ‘Lake Manyara’. Naturalmente tutto questo dopo una rigenerante notte di sonno. Nel Parco si avrà la possibilità di ammirare la fauna locale, composta dai maestosi elefanti, dalle eleganti giraffe e dai temibili ippopotami. Un vero brivido percorrerà la schiena alla vista del re della Tanzania, il leone. In Tanzania si apre anche un altro Parco, quello del ‘Tarangire’, terra di baobab e di ghepardi. Naturalmente il viaggio è del tutto sicuro.
Direzione Serengeti: cosa ci aspetta nel Parco della Tanzania
Il viaggio continua con la scoperta di uno dei Parchi più famosi al mondo, quello del Serengeti. Qui si trova una popolazione di zebre e gazzelle che regala uno spettacolo unico al momento della migrazione. Un consiglio è quello di fare una sosta per mangiare nell’area del ‘Ngorongoro Conservation’, porta d’accesso al Parco vero e proprio.
Ngorongoro è anche l’ultima tappa del viaggio magico, e se si è fortunati e si è disposti ad alzarsi molto presto al mattino, si potranno vedere i grandi predatori in azione. Leoni, ghepardi e ancora leopardi che escono a caccia, ma non è scontato che gli erbivori che vivono nel Parco si facciano catturare. Quello che sarà davvero catturato è il cuore del viaggiatore, in uno dei viaggi più amati di sempre.
Ultime raccomandazioni
Come accennato, quando si viaggia con una travel agency, ogni informazione utile viene sempre fornita. Può essere comunque di aiuto, soprattutto per un viaggio in Africa, consultare il proprio consolato o il Ministero degli Esteri, per sapere quale documentazione è necessario avere sempre con sé, quali eventuali vaccinazioni debbano essere fatte, e soprattutto sapere se in determinati territori è sicuro viaggiare.
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.