Trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso8 min read

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trekking parco nazionale del gran paradiso
Parco Nazionale del Gran Paradiso

Nonostante sia la regione più piccola d’Italia, la Valle d’Aosta custodisce ricchezze naturalistiche e storiche davvero eccezionali: castelli medioevali, siti archeologici e borghi da cartolina sono impreziositi da una cornice naturalistica spettacolare, dove si alterano foreste, verdi vallate, laghi, cascate e alte vette quali il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso e il Monte Bianco.

Uno dei parchi più incantevoli d’Italia si trova proprio in Val d’Aosta e si tratta del “Parco Nazionale del Gran Paradiso”: scoprirlo a piedi, percorrendo una parte del sentiero Italia CAI, è il modo migliore per scoprirne le bellezze e gli angoli più nascosti, restando sempre a contatto con la natura incontaminata del luogo.

Informazioni utili

Il trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso che vi propongo in questa breve guida è uno dei trekking più belli in assoluto che ci porta fino alle pendici del Monte Bianco. E’ un trekking di montagna vero e proprio della durata di 7 giorni e 6 notti in mezzo alle montagne e alla natura. E’ un trekking che fa parte del circuito Sentiero Italia CAI e quindi per i soci CAI è previsto uno sconto del 10% inserendo il codice fiscale in fase di pagamento.

Inoltre hai diritto all’assicurazione annullamento, assistenza sanitaria, opzioni di rimborso e tampone ad un prezzo agevolato. Durante questo viaggio organizzato ci sarà una guida che parla italiano e il trekking è organizzato per un numero che va da 5 fino a 15 persone. Per fare un trekking di più giorni in alta montagna è sempre richiesto avere un minimo di allenamento ed essere abituati a camminare per sentieri. Se non si è ben organizzati o non si è in grado di affrontare trekking di più giorni affidarsi a un tour operator come Tramundi è la cosa ideale perchè penserà a tutto lui. Non devi far altro che mettere lo zaino in spalla, camminare, conoscere nuove persone e divertirti.

Itinerario in pillole: le varie tappe

Durante questo meraviglioso trekking di 7 giorni e 6 notti nel Parco Nazionale del Gran Paradiso avrai modo di vedere Rhemes Notre-Dame, Lago Combal, Courmayeur, Chanavey, Pont Valsavarenche. Le tappe sono così suddivise:

1° GIORNO: Pont Valsavarenche

2° GIORNO: Pont Valsavarenche – Rhemes Notre-Dame

3° GIORNO: Rhemes Notre-Dame – Rifugio Chalet de l’Epee

4° GIORNO: Rifugio Chalet de l’Epee – Planaval

5° GIORNO: Planaval – Rifugio Deffeyes

6° GIORNO: Rifugio Deffeyes – La Joux – La Thuile – Arpy

7° GIORNO: Arpy- Point Serrand – Courmayeur – Pont valsavaranche

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Cosa include

Il trekking organizzato da Tramundi sul Parco Nazionale del Gran Paradiso include:

  • Sistemazione in rifugi e/o hotel in camere multiple. Se preferisci una camera doppia privata o una camera singola, provvederemo a soddisfare questa tua richiesta nelle strutture che lo permettono. In alternativa, condividerai una camera con altri viaggiatori del gruppo;
  • Trattamento di mezza pensione;
  • Escursioni e attività espressamente indicate in programma;
  • Trasferimenti Courmayeur-Pont Valsavaranche e La Joux-Pont Serrand;
  • Guida naturalistica;
  • Assicurazione medico/bagaglio e covid-19.

prenota ora

A piedi nel “Parco Nazionale del Gran Paradiso”

Questo percorso Trekking nel “Parco Nazionale del Gran Paradiso” dura 7 giorni, con le 6 notte trascorse in agriturismi o rifugi dove sono a disposizione camere condivise. Le date disponibili per intraprendere questa escursione, alla quale possono partecipare dalle 5 alle 15 persone, sono il 31 luglio, il 14 agosto, il 28 agosto e l’11 settembre. Nel costo, che parte da 769 euro, sono comprese assistenza sanitaria, assicurazione in caso di annullamento, eventuale rimborso e tampone a prezzo agevolato.

Il punto di partenza del Trekking nel “Parco Nazionale del Gran Paradiso” parte dal rifugio di Pont Valsavarenche, dove tutti gli escursionisti si ritrovano per conoscersi e per incontrare la guida che illustrerà i luoghi che scopriranno durante l’escursione. Chi ha tempo può dedicarsi alla visita del borgo di Valsavarenche e in particolare al centro Visitatori, dove imparare qualcosa in più sulla flora e la fauna del “Parco Nazionale del Gran Paradiso”, oppure al Museo Etnografico dedicato invece alla vita rurale e alle tradizioni del borgo.

La vera escursione, adatta anche agli escursionisti meno esperti (la sesta tappa è tra le più difficoltose e richiede una certa esperienza), inizia il mattino seguente. Percorrendo il Sentiero Italiano si entra nel cuore del parco, scorgendo con un po’ di fortuna camosci, stambecchi e soprattutto le simpatiche marmotte. Si raggiunge il panoramico Col d’Entrelor, un valico alto 3007 mt che divide la Valsavarenche dalla Val di Rhemes e, attraverso una dorsale rocciosa, si arriva al Rifugio delle Marmotte, una struttura completamente ecologica costruita dai giovani dell’Operazione Mato Grosso.

La tappa si conclude a Rhêmes-Notre-Dame, grazioso borgo sito a 1725 mt di altezza all’ombra del Granta Parey: ci si può riposare passeggiando tra forni comunitari e case in pietra e legno, senza dimenticare una sosta alla Chiesa della Visitazione di Maria per attendere il suono delle sue campane, considerate tra le più rumorose di tutta la Valle d’Aosta. Presso il Centro Visitatori del Parco nella frazione di Chanavey si può conoscere la storia del gipeto, un avvoltoio che si credeva estinto e che invece oggi popola il parco.

La terza tappa parte proprio dal Centro Visitatori per raggiungere il Rifugio Chalet de l’Épée: il percorso attraversa il Col Fenêtre de Torrent, che regala una vista meravigliosa sulla Grande Rousse e sulla Granta Parey, facilmente riconoscibile per via della sua forma piramidale. Presso lo Chalet de l’Épée ci si può ristorare con la cucina tipica valdostana, tra fontina, polenta concia, taglieri misti, civet di camoscio, motsetta e jambon de Bosses.

Da Valgrisenche al Rifugio Monte Bianco

La quarta tappa del Trekking nel “Parco Nazionale del Gran Paradiso” è forse la più spettacolare perché regala panorami su sua maestà il Monte Bianco. Attraversando radure punteggiate di alpeggi e fitti boschi di larici, si arriva nel borgo di Valgrisenche, sito a 1664 mt di altezza ai piedi del ghiacciaio Testa del Rutor. Il paesino merita una sosta sia per la trecentesca Chiesa di San Grato con relativo Museo di Arte Sacra, ma soprattutto per il laboratorio Les Tisserand dove ancora oggi si porta avanti la tessitura dei draps: si tratta di un caldo tessuto fatto con lana di pecore Rosset, lavorato rigorosamente con telai di legno e decorato con motivi tradizionali.

Lasciando Valgrisenche e costeggiando il corso del torrente Dora di Valgrisenche si raggiunge il minuscolo villaggio di Revers e le vicine Marmitte dei Giganti: è uno dei luoghi più sorprendenti dell’intero percorso perché ci si ritrova davanti a questi profondissimi pozzi naturali che, come voragini, sembrano raggiungere il cuore della Terra.

La quarta tappa si conclude a Planaval, piccola frazione di Arvier dominata dal Castello dei Signori di Avise e pregevole esempio di fortezza monoblocco presente in una valle.

Si riparte per la quinta e impegnativa tappa: si cammina tra boschi e radure fino all’alpeggio di Fond e, proseguendo in direzione di Pas de Planaval, si costeggia il leggendario ghiacciaio del Rutor. La meta finale è il Rifugio Albert Deffeys, costruito in una posizione spettacolare, a due passi dal ghiacciaio e vicino al Lac d’En Bas: sul luogo è presente anche una piccola chiesina dedicata a Santa Margherita, eretta nel ‘600 per chiedere la protezione divina contro le frequenti inondazioni che in passato colpivano le comunità sottostanti a causa dello scioglimento del ghiacciaio.

La sesta tappa è indicata per gli escursionisti esperti in quanto ci si ritrova a camminare su gradoni alla volta del Plan de la Lière, dove sorge il bellissimo Lac du Glacier, laghetto alpino sito a 2140 mt di altezza con vista sul Monte Bianco. Volendo, tramite un sentiero immerso tra le conifere, si possono raggiungere, in una ventina di minuti, le fragorose Casctae del Rutor.

Dalla Piana di La Joux si raggiunge La Thuile e poi, in autobus, la meta finale Arpy. A La Thuile, sita ai piedi del Monte Bianco, è possibile visitare il sito megalitico presente lungo la strada per il Colle del Piccolo San Bernardo, con resti di pietre Cromlech disposte in maniera circolare come una piccola Stonehenge.

L’ultima tappa del Trekking nel “Parco Nazionale del Gran Paradiso” prevede un passaggio in bus da Arpy a Pont Serrand, villaggio montano sito sulle sponde della Dora di Verney. Si oltrepassano graziosi laghi alpini fino a raggiungere prima il Mont Fortin e poi, attraversando il “Balcone sul Bianco” ovvero la Val Veny, si raggiunge lo storico Rifugio Monte Bianco – Cai Uget, con vista sulle Pyramides Calcaires e sulle Grandes Jorasses.
Con l’autobus i partecipanti a questa avventurosa escursione potranno tornare a Pont Valsavaranche.

Avvertenze

L’itinerario è realizzato per trekkers esperti ed allenati, data la difficoltà dei percorsi affrontati. Il trasporto dei bagagli non è sempre disponibile quindi si consiglia di compattare tutto in uno zaino da 40-50 litri. E’ opportuno inoltre avere la normale dotazione escursionistica per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico come scarponi con suola ben marcata Vibram, Guscio impermeabile, guanti, etc.

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