Terapia forestale: tutti i benefici e i vantaggi per la salute5 min read

Chi ha detto che andare in montagna significa solamente scalare le pareti, fare escursioni difficili in quota e con dislivelli importanti, fare vie ferrate o andare in ghiacciaio. Per star bene e ritrovare pace e serenità con se stessi e con gli altri è sufficiente fare una bella passeggiata tranquilla tra i boschi, da soli o in compagnia di qualche amico. Camminare, osservare, respirare: è questo un modo “nuovo” e alternativo di frequentare la montagna e trarne beneficio.
Cos’è la terapia forestale
Camminare e fare sport ci fa star bene e rigenera il corpo e la mente e stare a contatto con la natura è altrettanto risaputo che ci fa bene. Non a caso sempre più persone abbandonano le città o appena possono (solitamente nei weekend) fuggono per camminare in montagna in mezzo alla natura. Recentemente è uscito un libro, fatto in collaborazione tra il CAI (Club Alpino Italiano) e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), che raccoglie le ricerche e conoscenze scientifiche su questo tema.
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Originaria dell’antico Oriente e ora diffusa in tutto il mondo e anche in Italia, la terapia forestale, come dice il nome stesso, è una terapia naturale che viene dagli alberi del bosco. Degli studi recenti hanno stabilito scientificamente tutti i benefici che derivano dalla cosiddetta terapia forestale o in inglese “Forest Therapy”.
In pratica si associano i benefici di camminare lentamente a quelli di stare in mezzo alla natura e al bosco. La terapia forestale è considerata una vera e propria medicina preventiva in grado di ridurre ansia e stress e portando numerosi altri benefici alla salute dell’uomo. I colori, i profumi e i suoni del bosco rigenerano la mente, il cuore e i polmoni diventando un vero toccasana.
Come funziona la terapia forestale
Come abbiamo potuto intuire i benefici derivanti dalla pratica delle terapia forestale sono molteplici. Per praticare la terapia forestale non è quindi necessario essere atleti, sportivi e fare trekking. E’ possibile camminare lentamente o addirittura sostare in un luogo in mezzo al bosco e rimanere li fermi per ore ad ascoltare i suoni e i profumi del bosco immergendosi nella natura, guardando i riflessi della luce sulle foglie degli alberi o chiudendo gli occhi scacciando via tutti i pensieri.
Quello che accade con la terapia forestale è un contatto con la natura e il contatto con i monoterpeni, ovvero le sostanze emesse dagli alberi che noi respiriamo quando siamo nel bosco e che garantiscono una migliore ossigenazione. Assieme a queste sostanze benefiche, quando siamo immersi nel bosco, respiriamo anche i fitoncidi, ovvero degli oli essenziali presenti nel legno e rilasciati dagli alberi sotto forma di sostanze volatili. In questo modo respiriamo quello che in gergo viene chiamato aerosol naturale che produce salute e benessere.
Camminare lentamente nel bosco: tutti i
Grazie alla mediazione totale dei 5 sensi, attraverso un’immersione profonda nella foresta e nei boschi, si sono riscontrati i seguenti benefici:
- miglioramento del sistema immunitario,
- miglioramento del sistema nervoso,
- riduzione dell’ansia,
- regolarizzazione del tono dell’umore,
- stare in condizioni di riposo e maggiore benessere,
- riduzione livelli di cortisolo (l’ormone dello stress),
- aumento di produzione di cellule linfocite (“natural killer”) in grado di combattere le infiammazioni più semplici e le malattie oncologiche.
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Pillole di salute per l’emergenza
Durante il lockdown a causa del corona virus non ci si poteva muove da casa, a allora terapiaforestale.it ha fatto una serie di vide, denominati “pillole di salute” per riprodurre attraverso un video i suoni e la pace trasmessa dal bosco in modo da sfruttare i benefici delle terapia forestale anche da casa. In questo modo anche senza essere fisicamente sul luogo, potrai lo stesso ascoltare e osservare entrando in uno stato di relax. Ti propongo uno dei vari video.
Terapia Forestale: il libro del Cai e del Cnr
A proposito di terapia forestale, recentemente è uscito un libro (“Terapia Forestale” edito da Cnr Edizioni), che è frutto di un anno e mezzo di ricerche e studi condotti dal Cnr in collaborazione con il Cai (Club Alpino Italiano) su iniziativa del Comitato Scientifico Toscano recepita poi dal Comitato Scientifico Centrale e l’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ibe), con la collaborazione scientifica del Cerfit presso Aou Careggi.
Il libro appunto raccoglie in maniera dettagliata le conoscenze su questa materia e dischiara scientificamente la validità e i benefici di questa medicina naturale. In parte si sapeva già, e chiunque ha passeggiato o passeggia per i boschi si rende conto di quanto fa bene, ma ora lo dice anche la scienza. Infatti ora la terapia forestale è considerata a tutti gli effetti ina vera e propria “Medicina Complementare” in aiuto e in affiancamento del Servizio Sanitario Nazionale.
Sono nate così numerose Stazioni di Terapia Forestale guidate da psicologi professionisti che seguono un preciso protocollo. Ed è qui che il Cai con il Comitato Scientifico Centrale, la Commissione Centrale Medica, la Commissione Tutela Ambiente Montano e la Commissione Rifugi stanno attuando un piano per trasformare numerosi rifugi del Cai e non e i sentieri annessi su Alpi e Appennini, una serie di Stazioni di Terapia Forestale in modo da creare un’offerta diffusa e capillare su tutto il territorio che possano accogliere eventuali pazienti mandati dalle strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.