Sindrome o fenomeno di Raynaud: cos’è e come difendersi7 min read

Le estremità del nostro corpo sono le prime a subire gli effetti delle basse temperature ed è importante proteggerle con buoni paia di guanti o con delle calzature adatte e calzini tecnici.
Quando si frequenta la montagna d’inverno capita spesso di avere le mani fredde e gelate. Questo è abbastanza normale ma a volte potrebbe capitare che improvvisamente le dita delle mani o dei piedi diventino intorpidite e biancastre con una sensazione di dolore.
Questo fenomeno particolare si chiama sindrome o fenomeno o malattia di Raynaud. Questa malattia colpisce il 5-10% della popolazione con una maggiore frequenza nelle donne. Vediamo di seguito di cosa si tratta e cosa fare in caso si sia soggetti a tale fenomeno.
Cos’è la sindrome di Raynaud
La sindrome, o fenomeno o malattia di Raynaud, è un’alterazione della circolazione del sangue che colpisce le estremità dell’organismo, più comunemente mani e piedi (occasionalmente naso e orecchie), rendendole fredde, intorpidite e di colore anomalo dopo esposizione al freddo o in risposta allo stress emotivo.
La riduzione del flusso sanguigno e il conseguente intorpidimento con cambio di colore della pelle (tendente al biancastro) è causato dalla restrizione dei piccoli vasi sanguigni (vasospasmo) chiamati arteriole o capillari che hanno la funzione di trasportare il sangue alle estremità del corpo.
Come dicevo uno degli effetti visivi della sindrome di Raynaud è il cambio di colore della pelle che diventano bianche o bluastre e questo è causato dall’aumentato assorbimento dell’ossigeno da parte dei tessuti colpiti. Il sangue carente di ossigeno provoca la colorazione anomala delle estremità (il sangue ben ossigenato è rosso) con una riduzione della temperatura locale con sensazione di freddo. Nel momento in cui il sangue comincia a circolare normalmente le estremità (ad esempio le dita della mano) da bianche diventano rosse e calde.
Quali sono i fattori di rischio
I fattori di rischio di questa patologia che colpisce le estremità del corpo sono:
- Sesso: tendono a soffrire di più le donne degli uomini;
- Età: i primi sintomi compaiono tra i 15 e i 30 anni;
- Clima: di solito si manifesta maggiormente in persone che vivono in climi freddi;
- Storia familiare: la probabilità aumenta se si ha un familiare di primo grado (genitore, fratello o figlio) che ne soffre.
Tipologie di Raynaud
La sindrome di Raynaud può manifestarsi all’improvviso e circa il 5-10% della popolazione ne soffre. Anche se non è una malattia disabilitante di sicuro è fastidioso e per molti può influire sulla qualità della vita.
Possiamo avere due tipologie di sindrome di Raynaud in base all’età in cui si manifestano:
- Raynaud primario (o malattia di Raynaud) si manifesta durante l’età adolescenziale ed è la forma più comune e meno grave che può guarire anche senza alcuna cura;
- Raynaud secondario (o fenomeno di Raynaud) compare verso i 40 anni ed è la forma meno comune ma più grave provocata dalla presenza sottostante di una malattia autoimmune che coinvolge l’intero organismo (sistemica).
Quali sono i sintomi
Come abbiamo appena visto si parla di malattia di Raynaud (“Raynaud primario”) se il fenomeno si manifesta durante l’età adolescenziale, mentre si parla di fenomeno di Raynaud (“Raynaud secondario”) quando il fenomeno appare verso i 40 anni.
I sintomi più comuni che fanno pensare alla sindrome di Raynaud sono:
- dita delle mani o dei piedi fredde;
- cambiamenti del colore della pelle (colore biancastro) a causa del freddo o di uno stato di stress;
- intorpidimento e dolore pungente nel momento del riscaldamento o del calo dello stress.
Quando si è colpiti da questo fenomeno le zone colpite prima diventano bianche, poi si ha una forte sensazione di freddo e di insensibilità (fanno quasi impressione) diventando nei casi più gravi di colore blu. Quando il sangue ossigenato ritorna a circolare normalmente le dita diventano rosse, iniziano a pulsare e si sente un formicolio con leggero gonfiore.
Le parti maggiormente colpite dalla sindrome di Raynaud sono le dita delle mani e/o dei piedi ma possono essere interessate anche altre zone del copro come naso, le labbra, le orecchio oppure i capezzoli.
Sindrome di Raynaud: Cause
Anche se non si conoscono ancora di preciso le reali cause di questo fenomeno la teoria più accreditata è che la sindrome di Raynaud si manifesta quando l’organismo è sottoposto a stimoli ambientali forti come le basse temperature e lo stress. Ecco che chi frequenta la montagna d’inverno con le ciaspole o con gli sci o in alcuni casi anche d’estate può essere colpito da tale fenomeno. La causa principale rimane però la lunga o intensa esposizione al freddo.
La sindrome di Raynaud si può manifestare se sussistono una o più di queste cause:
- Presenza di malattie autoimmuni come ad esempio la sclerodermia, oppure altre patologie come il il lupus, l’artrite reumatoide e la sindrome di Sjogren;
- Malattie delle arterie come l’aterosclerosi (un accumulo di placche nei vasi sanguigni che alimentano il cuore), malattia di Buerger (infiammazione dei vasi sanguigni delle mani e dei piedi) e l’ipertensione polmonare primaria (ipertensione delle arterie polmonari);
- Sindrome del tunnel carpale;
- Quando vi è un’azione o vibrazione ripetitiva, come ad esempio digitare sulla tastiera del pc, suonare il pianoforte o ripetere gli stessi movimenti per lunghi periodi;
- Il fumo di sigaretta che provoca la costrizione dei vasi sanguigni;
- Presenza di lesioni di mani o piedi, che possono essere ad esempio la frattura del polso, interventi chirurgici o eventuali danni da congelamento;
- Farmaci di vario tipo come i farmaci beta-bloccanti, i farmaci per l’emicrania, i farmaci per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività, alcuni agenti chemioterapici o ancora tutti quei farmaci da banco, che possono causare la costrizione dei vasi sanguigni;
- Esposizione prolungata a prodotti chimici come il cloruro di vinile.
Diagnosi
Se si soffre di questa patologia la cosa da fare è andare dal proprio medico di base che condurrà un esame fisico (esame obiettivo) e farà una diagnosi accurata.
In alcuni casi però il medico potrebbe prescrivere alcuni esami specifici come un test chiamato capillaroscopia ungueale oppure alcuni esami del sangue come il test degli anticorpi antinucleo o l’esame per valutare la velocità di sedimentazione eritrocitaria (VES).
Come difendersi dalla sindrome di Raynaud
Il trattamento della malattia di Raynaud dipende dalla sua gravità e dall’eventuale associazione a una malattia autoimmune sistemica. Normalmente basta tenere le mani al caldo ed avere un buon paio di guanti e il fenomeno rientra abbastanza facilmente, ma nei casi più gravi il medico potrebbe prescrivere dei trattamenti specifici con lo scopo di:
- ridurre il numero e la gravità degli attacchi;
- prevenire danni ai tessuti,
- trattare l’eventuale malattia o condizione di base.
Nel caso di intervento diretto per contrastare il fenomeno il medico può prescrivere dei farmaci vasodilatatori o farmaci bloccanti dei canali del calcio che servono a dilatare i vasi sanguigni e favorire la circolazione del sangue. In casi veramente estremi e gravi si può ricorrere alla chirurgia dei nervi o all’iniezione di sostanze chimiche tipo Botox.
Complicazioni della malattia
Le complicazioni legate alla sindrome di Raynaud sono legate alla scarsa ossigenazione e circolazione del sangue e quindi alla conseguente danni o morte dei tessuti (gangrena), la comparsa di piaghe (ulcere della pelle) o in casi veramente estremi l’eventuale amputazione della parte interessata.
Come prevenire la sindrome di Raynaud
Restando ai casi più semplici e meno complicati vediamo quali possono essere dei semplici consigli per cercare di prevenire l’eventuale comparsa del fenomeno. Tutti noi che amiamo andare in montagna d’estate come d’inverno, sarà capitato di essere sottoposto a temperature basse per lungo tempo e di soffrire dei classici geloni alle mani o ai piedi.
Alla luce di quanto detto in questo articolo tutti noi che andiamo in montagna è bene capire se si tratta di Raynaud (basta vedere il colore che assume la pelle) e attuare questi accorgimenti per prevenire:
- Coprirsi bene e indossare calzini tecnici di lana (meglio lana merinos), calzature adeguate e un buon paio di guanti con sotto guanti;
- se necessario utilizzare scaldamani chimici;
- indossare paraorecchie e passamontagna, se il naso e i lobi delle orecchie sono sensibili al freddo
- se fa freddo prima di partire scaldare l’auto per qualche minuto;
- cercare di indossare sempre i guanti o se si indossano due paia toglierne solo uno;
- evitare il fumo, fumare o inalare fumo passivo causa la costrizione dei vasi sanguigni e la conseguente diminuzione della temperatura della pelle
- fare esercizio fisico, l’esercizio favorisce la circolazione sanguigna
- controllare lo stress, imparare a riconoscere ed evitare le situazioni stressanti potrebbe aiutare a controllare il numero di attacchi
- evitare i cambi repentini di temperatura.
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.