Recensione libro “Le otto montagne” di Paolo Cognetti5 min read

Questo libro, “Le otto montagne”, racconta la storia di Pietro, del suo amico Bruno e del loro amore per la montagna vissuta in due modi diversi ma allo stesso tempo uguali.
Chi sono i protagonisti
I due protagonisti indiscussi del romanzo sono due bambini, Pietro e Bruno: Pietro vive a Milano città caotica e brutta e conosce la montagna grazie al padre che durante le vacanze estive lo porta in montagna a fare escursioni più o meno impegnative, e poi c’è Bruno che è nato ai piedi del Monte Rosa a Grana e il suo unico mondo è la montagna e il suo ambiente.
Due modi di vivere la montagna completamente diversi da due punti di vista che però hanno in comune proprio lei, la Montagna e per questo tra i due nascerà una vera e profonda amicizia. Sono gli anni anni dell’infanzia raccontati nella prima parte del libro dove i due bambini condividono moltissime esperienze fino a quando diventano ragazzini.
Oltre a Pietro e Bruno un ruolo importante in questo romanzo lo ricoprono i genitori di Pietro. Il padre quando va in montagna in estate porta con se il figlio facendogli fare escursioni e ghiacciai mentre la madre è contraria e si oppone a tutto questo. Secondo lei le relazioni sociali sono più importanti delle sensazioni suscitate dalla bellezza fredda della montagna. Raggiunta una certa età Pietro decide di non andare più in montagna con il padre d’estate e pian piano perde il contatto con essa e il padre di Pietro inizia ad andare in montagna con Bruno.
“Non ricordavo bene perchè mi fossi allontanato dalla montagna, ne che cos’altro avessi amato quando non amavo più lei, ma mi sembrava, risalendola ogni mattina in solitudine, di farci lentamente la pace”, (Le otto montagne)
Trama del libro
Pietro è un bambino che nasce a Milano negli anni ’50 ed ha un carattere scontroso e solitario. La madre lavora in un consultorio di periferia mentre il padre è un chimico che torna a casa la sera stanco e sempre carico di rabbia dovuto allo stress della città e del lavoro. Entrambi i genitori però amano la montagna, una passione che condividono assieme tanto che proprio in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.
Il padre non perde occasione di sfuggire dal grigiore della città e scappare in montagna e respirare aria fresca. Ad un certo punto scoprono Grana un paese ai piedi del Monte Rosa e decidono di ritornarci tutte le estati. Il padre porta con se il figlio Pietro pensando che gli faccia bene respirare l’aria di montagna. E’ qui che entra in gioco Bruno, un bambino della sua stessa età che è nato e vive in montagna e non è li per vacanza ma per far pascolare le vacche.
“Un paio di giorni dopo, in quella stessa cucina, trovai il ragazzino delle mucche che faceva colazione seduto sulla mia sedia. Lo annusai, per la verità, prima di vederlo, perchè aveva addosso lo stesso odore di stalla, fieno, latte cagliato, terra umida e fumo di legna, che per me da allora è sempre stato l’odore della montagna, e che ho ritrovato in qualunque montagna del mondo” (cit. Le otto montagne)
Iniziano così a conoscersi e a giocare e esplorare assieme fino a diventare grandi instaurando un’amicizia profonda che li legherà per tutta a vita. Ad un certo punto però Pietro si allontana dalla montagna e rifiuta di andarci con il padre che continuerà ad andare con l’amico Bruno.
Pietro e Bruno si perdono così di vista fino alla morte del padre di Pietro che ha lasciato in eredità un casolare da costruire. Sarà proprio questo elemento a far incontrare nuovamente Pietro e Bruno a ricordare i momenti felici da bambini e a riaccendere quell’amicizia forte.
La storia delle Otto montagne
Il libro “le Otto Montagne” vuole raccontare il rapporto dell’uomo con la montagna e il modo in cui questo influenza a sua volta le relazioni tra gli esseri umani. E’ proprio la montagna l’elemento attorno a cui ruota il tutto, la conoscenza dei genitori di Pietro, l’amicizia profonda di Pietro e Bruno e la loro vicinanza dopo anni di lontananza. Due vite completamente diverse, una quella di Bruno fra le sue montagne e i suoi pascoli e l’altra quella di Pietro che girerà il mondo fino ad arrivare in Nepal.
Il messaggio che ne scaturisce dalla lettura di questo bellissimo libro è il valore dell’importanza della condivisione e dell’amicizia. la cima si può raggiungere anche da soli ma in realtà si fa meno fatica e si impara di più assieme alle persone a cui vogliamo bene. Recentemente è uscito anche il film al cinema.
Chi è l’autore del libro
L’autore del libro è Paolo Cognetti uno scrittore italiano nato a Milano nel 1978. Ha esordito come scrittore nel 2003 con il racconto Fare ordine, vincitore del Premio Subway-Letteratura mentre nel 2009 ha vinto il premio Lo Straniero, riconoscimento attribuito dalla rivista Lo Straniero diretta da Goffredo Fofi. Dal 2004 al 2016 ha frequentato New York senza mai dimenticare la sua amata montagna e la Valle d’Aosta dove ha trascorso le estati d’infanzia ed è tornato a vivere dopo i trent’anni.
Nel 2013 scriverà “Il ragazzo selvatico” mentre nel 2016 arriva il suo primo romanzo “Le otto montagne” facendogli vincere il Premio Strega. Nel 2022 il romanzo “Le otto montagne” diventerà anche un film di successo interpretato da Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti, Elisabetta Mazzullo. Per maggiori informazioni sulla biografia di Paolo Cognetti clicca qui.
Premi e riconoscimenti
Il libro “Le otto montagne” scritto da Paolo Cognetti ha vinto i seguenti premi:
- Vincitore Premio Strega 2017;
- Vincitore Premio Strega Giovani 2017;
- Vincitore del Premio ITAS del Libro di Montagna 2017, Sezione Migliore opera narrativa.
- Prix Médicis étranger.
Altri libri di Paolo Cognetti
Di seguito trovi altri libri scritti da Paolo Cognetti:
- Editore: Einaudi
- Autore: Paolo Cognetti
- Collana: Supercoralli
- Pozzi, Antonia (Autore)
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.
Ho visto il film
La città cmq era Torino, il libro non l’ho letto, ma il film è un mattone di due ore dove aspetti sempre che succeda qualcosa e invece escono i titoli di coda!!!!!