Nuova scala delle difficoltà in ambito escursionistico e cicloescursionistico10 min read

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nuova scala delle difficoltà in ambito escursionistico e cicloescursionistico

In un precedente articolo avevo descritto e specificato qual’è la classificazione della scala delle difficoltà in ambito escursionistico e alpinistico. Recentemente il Consiglio Centrale di Indirizzo e Controllo del Cai (Club Alpino Italiano) ha approvato con la delibera CC n. 89 del 20 novembre 2021 la Nuova Classificazione dei percorsi in base alla difficoltà in ambito escursionistico e cicloescursionistico. 

Questa nuova classificazione in realtà non è altro che un aggiornamento e un’ulteriore classificazione di quella precedente. Nello specifico si è concentrata nei percorsi su ambiente innevato e sulle vie ferrate andando a suddividere i vari percorsi dal più facile al più difficile. Questa precisazione è stata fatta con lo scopo di essere più precisi possibile nell’individuazione della difficoltà che presenta un percorso al fine di garantire la sicurezza di chi lo percorre.

Classificazione dei sentieri

Prima di parlare della classificazione dei percorsi facciamo un passo indietro e parliamo della classificazione dei sentieri. Normalmente esistono tre macro famiglie, tre tipologie di sentieri che sono:

Sentiero escursionistico

Il sentiero escursionistico è il classico sentieri di montagna che interessa zone a bassa quota come le zone in alta quota. Questi sentieri (nei boschi o tra le rocce) possono essere più o meno facili e/o esposti e vengono indicati con la lettera E (escursionistico) oppure EE (escursionisti esperti). Questi sentieri vanno dalle semplici mulattiere o strade forestali a sentieri più ripidi e difficoltosi ma sempre ben segnalati sulla cartina topografica e anche con i segnavia che si trovano lungo il percorso.

Sentiero Alpinistico

Il sentiero alpinistico è un sentiero più impegnativo come ad esempio le Vie Normali, che richiede una maggiore abilità nella progressione anche con l’utilizzo delle mani per superare tratti di roccia in arrampicata. Nei sentieri alpinistici a volte si utilizza anche la corda da arrampicata ma altre volte no e per questo è richiesta una buona padronanza dell’ambiente montano e passo fermo. Nei sentieri alpinistici inoltre spesso non ci sono tante indicazioni con cartelli e segnavia cai e bisogna avere anche buone capacità di orientamento nel trovare e seguire la traccia.

Sentieri Attrezzati e Vie ferrate

Il sentiero attrezzato non è altro che un sentiero EE che in alcuni tratti (o per intero) presenta un cavo d’acciaio dove è obbligatorio collegarsi con l’imbracatura e il set da ferrata. Normalmente il sentiero attrezzato si sviluppa in orizzontale (con leggeri tratti in salita o discesa) e non presenta particolari difficoltà, mentre la via ferrata ha uno sviluppo prevalentemente verticale e può essere anche molto impegnativa. Questi percorsi sono classificati “EEA” (itinerario per escursionisti esperti con attrezzatura).

LEGGI ANCHE: Differenza tra via ferrata e sentiero attrezzato

classificazione dei percorsi in base alle difficoltà

Classificazione dei percorsi in base alla difficoltà in ambito escursionistico

Escursionismo

In ambito escursionistico ci sono le seguenti classificazioni:

T = turistico

Sono sentieri facili, di solito carrarecce, mulattiere, strade “bianche” o comunque sentieri evidenti e con poca pendenza e dislivello. Sono percorsi che non presentano nessun tipo di problema tecnico e di orientamento e sono adatti a tutti, anche ai bambini piccoli. I sentieri classificati con la lettera “T” non richiedono competenze e conoscenze particolari dell’ambiente montano ma conoscenze escursionistiche di base e una minima preparazione fisica. Per percorrere questi sentieri è comunque consigliato utilizzare abbigliamento e calzature adatte.

E = escursionistico

Sono il tipo di sentiero “classico” che ricopre la maggior parte del territorio montano e non solo. Questi sentieri possono essere larghi o stretti ma generalmente non presentano difficoltà particolari o tratti tecnici. Si sviluppano normalmente su diverso per contesto geomorfologico e vegetazionale (es. pascoli, sottobosco, detriti, pietraie) e sono sempre segnalati con un segnavia cai. L’orientamento su questi sentieri quindi è abbastanza semplice. E’ comunque richiesta una buona preparazione fisica per superare anche tratti con dislivello maggiore e un buon senso dell’orientamento, oltre che abbigliamento adeguato comprese le calzature.

EE= escursionisti esperti

Come dice la parola stessa sono sempre sentieri “normali” che però a differenza dei precedenti rappresentano delle difficoltà maggiori che richiedono una buona conoscenza dell’ambiente alpino. Questi percorsi possono essere lunghi e con notevole dislivello, superare tratti esposti (anche non protetti) e avere dei tratti con facili roccette da superare mettendo le mani sulla roccia. Normalmente i sentieri “EE” si percorrono in quota e quindi si possono incontrare diversi tipi di vegetazione ma anche pietraie e ghiaioni. Qui è fondamentale sapersi orientare e leggere una carta topografica, avere passo fermo, assenza di vertigini, attrezzatura e abbigliamento adeguati con particolare attenzione alle calzature. In alcuni contesti (anche in estate) si possono superare brevi nevai e tratti ghiacciati per cui è necessario utilizzare i ramponcini.

Vie Ferrate

Le vie ferrate sono classificati con la sigla EEA (Escursionisti esperti con attrezzature). La via ferrata è una via di roccia attrezzata con un cavo metallico, scalette, pioli, staffe per aiutare la progressione e facilitare alcuni passaggi. Le vie ferrate e i sentieri attrezzati prevedono l’obbligo di utilizzare i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) obbligatori come l’imbracatura, il casco e il set da ferrata rigorosamente omologati CE. Oltre all’attrezzatura tecnica e all’abbigliamento sono necessari ottimo allenamento fisico, resistenza allo sforzo, e assenza di vertigini. Non tutte le vie ferrate sono uguali: ce ne sono di più facili e corte, altre più lunghe oppure più difficili e con passaggi tecnici che richiedono una conoscenza minima delle tecniche di arrampicata.

EEA ‐ F (ferrata facile)

Percorso poco esposto, ben protetto e poco impegnativo tecnicamente. Il cavo e/o catena e gli altri eventuali
infissi ben agevolano la progressione insieme ai numerosi appoggi e appigli naturali. Possono essere presenti brevi tratti verticali. Richiede un uso corretto e attento dei dispositivi di protezione individuale.

EEA ‐ PD (ferrata poco difficile)

Ferrata su tracciato articolato con presenza di canali e camini, passaggi verticali e tratti esposti. Attrezzata
con cavo e/o catena, può presentare vari infissi metallici (gradini, staffe e scale metalliche). Richiede attenzione nella progressione, appoggi e appigli sono presenti con varietà di soluzione per i passaggi. Necessita un uso corretto e attento dei dispositivi di protezione individuale.

EEA ‐ D (ferrata difficile)

Ferrata il cui tracciato è in prevalenza verticale e può superare qualche breve tratto strapiombante, in cui
l’esposizione si sussegue con una certa continuità. Sono presenti cavo e/o catena oltre a una varietà di strutture fisse utili anche per la progressione. Richiede preparazione fisica e tecnica con la capacità di ottimizzare appoggi e appigli per non affaticare gli arti superiori. Necessita di un uso corretto e particolarmente attento dei dispositivi di protezione individuale.

EEA ‐ MD (ferrata molto difficile)

Ferrata che si sviluppa su pareti ripide, articolate, con pochi appoggi e appigli naturali evidenti.
Supera tratti strapiombanti con scarsi elementi artificiali. Esposizione elevata con passaggi tecnici ed aerei che richiedono adeguata forza fisica e buona preparazione tecnica. Necessita di un uso corretto e molto attento dei dispositivi di protezione individuale.

EEA ‐ ED (ferrata estremamente difficile)

Ferrata prevalentemente verticale e strapiombante. Per la maggior parte attrezzata con il solo cavo e/o
catena, gli appoggi e appigli naturali esistenti sono limitati e solo in maniera occasionale vi è presenza di
staffe o gradini. Richiede elevata capacità tecnica e molta forza fisica. Necessita di un uso corretto ed estremamente attento dei DPI dispositivi di protezione individuale. Consigliate solamente a persone veramente esperte.

Escursionismo in Ambiente Innevato con racchette da neve

Questi itinerari sono indicati con la sigla EAI (escursionismo in ambiente innevato) e sono percorsi che si svolgono in ambiente innevato appunto con l’utilizzo delle ciaspole o racchette da neve entro i limiti dell’escursionismo e quindi su pendenze medio‐basse (≤ 25°). Anche qui come vedremo ci sono percorsi più facili ed altri meno facili. In ogni caso è fondamentale avere oltre un buon allenamento fisico e abbigliamento idoneo alla stagione anche una padronanza e una conoscenza della neve e del manto nevoso. E’ altresì necessario sapersi orientare e utilizzare cartina e bussola, ed avere e saper utilizzare i dispositivi di sicurezza per l’autosoccorso in valanga ARTVA, Pala e Sonda.

EAI ‐ F (facile)

Sono percorsi facili con pendenze che non superano i 10° e si svolgono in ambienti non pericolosi e lontano dai pendii ripidi. Su questi itinerari generalmente si è al sicuro perchè il pericolo valanghe è molto limitato. Si svolge su tracciati ampi, facilmente riconoscibili. Il dislivello è generalmente contenuto entro i 400 metri. Non sono richieste particolari conoscenze tecniche e nemmeno una particolare preparazione fisica.

EAI ‐ PD (poco difficile)

Qui le pendenze variano tra i 10° e i 15° e il percorso può può essere a ridosso di pendi potenzialmente pericolosi. E’ richiesta una padronanza nella camminata con le racchette da neve e l’uso dei bastoncini. E’ necessaria anche una conoscenza del manto nevoso oltre che una buona capacità di valutazione locale del tracciato e una corretta interpretazione del bollettino nivo‐meteo. È richiesta capacità di pianificazione. In questo caso è assolutamente indispensabile la dotazione di ARTVA, pala e sonda e la conoscenza delle tecniche di autosoccorso.

EAI ‐ D (difficile)

In questi percorsi le inclinazioni dei pendii possono arrivare fino ai 25° su terreno diversificato per morfologia ed esposizione e quindi potenzialmente soggetto a pericolo valanghe.  Necessità esperienza e ottima capacità nell’utilizzo delle racchette da neve tali da poter affrontare tratti con pericolo di scivolamento. Richiede avanzate capacità di pianificazione e ottima conoscenza dell’ambiente in funzione del manto nevoso e del pericolo valanghe, abbinata a una corretta interpretazione del bollettino nivo‐meteo oltre che preparazione fisica adeguata. Per quanto riguarda l’attrezzatura è obbligatorio l’utilizzo di ARTVA, pala e sonda e conoscere le tecniche di autosoccorso. Potrebbe essere necessario utilizzare dei ramponcini o addirittura dotarsi di ramponi e piccozza per superare certi tratti.

escursionismo in ambiente innevato

EEAG – Escursionisti Esperti Attrezzati Ghiaccio

Caratteristiche simili all’EEA ma con utilizzo di attrezzature da ghiaccio (ramponi, piccozza, corda, etc.) oltre alla conoscenza delle relative manovre di assicurazione.

Classificazione dei percorsi in base alla difficoltà in ambito cicloescursionistico

Vediamo ora la classificazione per gli itinerari cicloescursionistici:

TC (turistico)

Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile. Rientrano sotto questa sigla tutti i percorsi che si svolgono su strade agevolmente percorribili dalle comuni autovetture: sterrati inghiaiati, tratturi inerbiti o di terra battuta senza solchi, ecc..

MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica)

Percorso su sterrate con fondo poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo scorrevole.
Tutte le strade rientranti nelle categorie di tratturi, carrarecce, piste agro‐silvo‐pastorali o di servizio a
impianti, strade militari alpine ecc., che sono agevolmente percorribili da veicoli fuoristrada e non da una
comune autovettura, segnate da solchi e/o avvallamenti o con presenza di detrito che non penalizza la
progressione (ma che induce a cambiare la traiettoria per cercare un passaggio più agevole).

BC (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche)

Percorso su sterrate molto accidentate o su mulattiere e sentieri dal fondo abbastanza scorrevole ma
irregolare, con qualche ostacolo naturale. Strade sterrate percorribili solo ed esclusivamente da veicoli fuoristrada, dal fondo irregolare o molto irregolare, con solchi e piccoli gradini.  Richiede applicazione di tutti i fondamentali, buona conduzione e precisione di guida in passaggi obbligati, da discreto a buon equilibrio, capacità di superare ostacoli semplici in piano, in salita e in discesa, capacità di conduzione attiva, ricerca della massima aderenza in salita.

OC (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche)

Percorso come per il BC ma su sentieri dal fondo molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.
Mulattiere e sentieri con presenza di frequenti ostacoli compositi e in rapida successione (grossi ciottoli,
detrito grossolano, gradoni, radici, tornantini…). Richiede padronanza di tutti i fondamentali, ottimo equilibrio, massima sensibilità, grande precisione di guida.

EC (altre attività ciclistiche estreme)

Percorsi su sentieri caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, non superabili con le tecniche
cicloescursionistiche ma che richiedono tecniche di tipo trialistico, ottime doti di equilibrio e di destrezza.

Conclusioni

Di seguito abbiamo visto la classificazione completa dei percorsi in base alle difficoltà in ambito escursionistico e cicloescursionitico che il CAI ha stabilito e approfondito di recente. Le sigle che individuano tipologia e difficoltà del percorso sono puramente indicative e servono a classificare un determinato itinerario per dare una direzione. Ricordo che è sempre opportuno pianificare a tavolino e preparare bene l’escursione a casa, essere allenati e preparati fisicamente e con l’attrezzatura tecnica e abbigliamento adeguati, e leggere bene le relazioni (anche più di una). Potrebbe essere ad esempio che in un sentiero classificato “E” ci possano essere dei brevi tratti di “EE”. Normalmente per definire il grado do difficoltà di un sentiero o un itinerario concorrono vari fattori come: lunghezza del percorso, dislivello, esposizione, tipo di ambiente, etc.

SCARICA PDF: allegato-circolare-22_2021-Classificazione-difficoltà

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