Monte Bianco la montagna più alta d’Europa6 min read

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monte bianco

Il massiccio del Monte Bianco (Mont Blanc), parte delle Alpi Graie nel nord-ovest d’Italia, è la montagna più alta d’Italia e di Francia dall’alto dei suoi 4810 mt di altezza. Condivide il primato di monte più alto d’Europa con il monte Elbrus, nel Caucaso e fa parte delle leggendarie Sette Vette, ovvero le più alte montagne al mondo. Esso infatti pur non toccando i 5000 metri di quota è considerata a tutti gli effetti una Montagna himalayana.

Il Monte Bianco si trova proprio sulla linea di confine tra l’Italia e la Francia, precisamente tra la Valle d’Aosta e la francese Alta Savoia: rappresenta sin dal XVIII secolo il paradiso per gli scalatori e gli alpinisti di tutto il mondo, tanto da aver stimolato la nascita della prima società alpina al mondo nel 1821, la Compagnie des Guides de Chamonix, alla quale seguì una trentina di anni dopo la nascita dell’italiana Società Guide Alpine Courmayeur.

Conformazione del Monte Bianco

Il Monte Bianco dà il nome al massiccio montuoso alpino nel quale sorge, assieme ad altre 40 vette come le Guglie di Chamonix, il Mont Dolent dalla tipica forma piramidale, il Dôme du Goûte dalla vetta piatta, l’Aidguille Noire de Peuterey, le Grandes Jorasses e il Dente del Gigante che supera i 4000 mt di altezza che, secondo un’antica leggenda, sarebbe proprio il dente del gigante Gargantua.

I valloni del massiccio del Monte Bianco ospitano poi molti ghiacciai come quello dei Bossons che da 4800 mt di altezza scende fino ai 1500 mt: proprio ai piedi di quest’ultimo si trova il versante francese del Traforo del Monte Bianco, eccezionale opera d’ingegneria di 11.600 mt inaugurata nel luglio del 1965.

Il Monte Bianco, dalla cima sempre innevata, nasce nell’Età Terziaria, dalla collisione tra la placca tettonica asiatica e quella africana: le creste e le guglie particolarmente aguzze sono in granito, una roccia dura che però nei millenni è stata erosa dai ghiacciai. Oltre al granito, il Monte Bianco è formato anche da calcescisti, micascisti, gneiss, rocce sedimentarie e cristalli minerali come la fluorite rosa e i cristalli di rocca, presenti in particolare su Punta Helbronner.

Nome e leggende

Il Monte Bianco in passato era chiamato con vari nomi, tra i quali Mont Maudit e soprattutto Mont Malet ossia Monte Maledetto: il motivo era legato alle tante leggende che aleggiavano attorno a questo massiccio montuoso, che consideravano la “Dama Bianca” come la casa di spiriti malvagi e demoni chiamati anche monteillon, esseri senza gambe e con indosso un lungo mantello.

Si dice che sia stata la Piccola Era Glaciale del 1300 a cancellarli dalla faccia della terra, mentre altri racconti parlano di uno stregone dell’Oriente che, giunto in Valle d’Aosta, con un incantesimo imprigionò gli spiriti nel Dente del Gigante. Secondo la tradizione valdostana non era un mago esotico ma San Bernardo che, guidato da Dio, riuscì a imprigionare per sempre i demoni della Val Veny sotto i ghiacci perenni del Monte Bianco.

La prima scalata del Monte Bianco

La prima scalata del Monte Bianco si svolge in pieno Illuminismo, un periodo caratterizzato dalla voglia di conoscere ed esplorare luoghi incontaminati: sono stati il medico Michel Gabriel Paccard e il cercatore di cristalli Jacques Balmat a toccare i 4810 mt di altezza il tardo pomeriggio dell’8 agosto dell’anno 1786. Erano giovani e partirono da Chamonix, spinti anche dalla promessa di ricompensa di ben 3 ghinee, che lo scienziato Horace Bénénict De Saussure fece qualche anno prima a chiunque fosse riuscito a scalare il Monte Bianco. L’ascesa dei due giovani rappresentò un evento storico tanto che il barone Adolf Von Gersdoff non perse l’occasione di seguire ogni passo col suo cannocchiale.

A metà percorso Balmat tentò di tornare a valle per accorrere al capezzale del figlioletto malato ma Paccard lo fece desistere e insieme arrivarono in cima, dopo poco più di 14 ore di cammino. Vi rimasero ben 34 minuti, facendo una serie di rilevamenti scientifici come misurare l’altezza effettiva della montagna e misurare, col barometro Torricelli, la pressione atmosferica.

Lo scienziato De Saussure, entusiasta dell’impresa dei due alpinisti, tentò anch’egli la scalata nell’agosto del 1787, con un poderoso seguito di uomini e mezzi e fu persino ribattezzato con il soprannome “Mont Blanc”, oltre che premiato con una somma di denaro, dal Vittorio Amedeo III.

Per molto tempo si credette che fosse stato proprio De Saussure a scalare per primo il Monte Bianco, soprattutto a causa dell’opera denigratoria e diffamatoria che il giornalista Theodore Brunit attivò soprattutto contro Paccard, rifiutando di fatto l’idea che l’impresa fosse riuscita a due giovani inesperti. Fu il barone Adolf Von Gersdoff, con i suoi diari, a chiarire la vicenda e ad attribuire ufficialmente la prima ascesa del Monte Bianco a Balmat e Paccardl che di fatto è stato il primo dei due a mettere piede sulla cima della montagna.

Walter Bonatti e il Monta Bianco

Il nome del Monta Bianco è legato da sempre al nome di un mito insuperabile dell’alpinismo moderno che sul Monte Bianco ha scritto pagine indelebili della storia dell’alpinismo. Parliamo del mitico Walter Bonatti che qui ha compiuto imprese alpinistiche straordinarie fra cui la tragedia del Pilone Centrale del Freney nell’estate del 1961 dove morirono tutti e si salvarono solo Bonatti e Pierre Mazeaud.

LEGGI ANCHE: Libri di Walter Bonatti

La Skyway Monte Bianco

Jacques Balmat, colui che insieme a Paccard ascese per primo la “Dama Bianca”, guidò nel 1808 la prima scalata del Monte Bianco da parte di una donna, Marie Paradis che, non a caso, è oggi ricordata come Marie du Mont Blanc.
La prima scalata invernale del Monte Bianco è avvenuta invece nel gennaio del 1876 da parte di Sylvain Couttet, Jean Charlet e Mary Isabella Stratton.

Chi non ha l’allenamento necessario per scalare il Monte Bianco, può sempre ammirarlo da lontano attraverso la Skyway Monte Bianco, una funivia avveniristica che permette di raggiungere i 3462 mt di altezza di Punta Helbronner, una delle più alte cime del Massiccio del Monte Bianco. In cima si trova la famosa terrazza circolare che regala una vista a 360° sul Massiccio del Monte Bianco, ma anche sul Monte Cervino, sul Monte Rosa e sul Gran Paradiso. Qui è poi presente anche la Sala dei Cristalli e la libreria più alta d’Europa: poco più in basso invece è possibile visitare lo spettacolare Giardino Botanico Saussurea, dove sono racchiuse centinaia di specie vegetali tipiche del Monte Bianco ma provenienti anche da altre parti del mondo.

Film sul Monte Bianco

  • Tempeste sul Monte Bianco, con Leni Riefenstahl e Arnold Fanck, 1930
  • Premier de cordée, basato su un racconto dell’esploratore Roger Frison-Roche, 1940
  • La montagna, di Edward Dmytryk, con Spencer Tracy e Robert Wagner, 1956
  • La Terre, son visage, di Jean-Luc Prévost, 1984
  • Malabar Princess, di Gilles Legrand con Jacques Villaret e Michele Laroque, racconto del tragico incidente aereo avvenuto nel 1950 sulla cima del Monte Bianco, 2004
  • Monte Bianco – Sfida verticale, reality show italiano dedicato al mondo dell’alpinismo e della montagna, 2015
  • Grimpeurs, di Andrea Federico, 2015

Libri sul Monte Bianco

  • Monte Bianco Guida della montagna, Pietro Giglio, 1991, Istituto geografico De Agostini
  • L’invenzione del Monte Bianco, Philippe Joutard, 1993, Einaudi
  • I colori del Monte Bianco, Lorenzo Cosson, 1995, Museo Montagna
  • Freney 1961: un viaggio senza fine, Marco A. Ferrari, 1998, Vivalda, 1998
  • Le Valli del Monte Bianco – Guide dell’Escursionista, Luca Zavatta, 2000, L’Escursionista
  • Scoperta e conquista del gigante delle Alpi, Stefano Ardito, 2006, White Star
  • Montagne di una vita – Magia del Monte Bianco, Walter Bonatti, 2006, Baldini Castoldi Dalai
  • 4810. Il Monte Bianco, le sue storie, i suoi segreti, Paolo Paci, 2018, Corbaccio
  • Monte Bianco – Tutte le vie su roccia. Versante Italiano, Matteo Pasquetto e Fabrizio Calebasso, 2020, Versante Sud
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