FAQ

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FAQ domande frequenti

FAQ – Domande frequenti e Risposte

Di seguito propongo e rispondo a una serie di domande frequenti che spesso mi sento chiedere e che ora provo a rispondere in modo che possano essere chiare a tutti quelli che leggono. FAQ è l’acronimo di Frequency Asked Questions che significa appunto Domande poste frequentemente.

Sono domande e risposte (sintetiche) ad argomenti generali o più specifici. Lo so che per alcuni sembrano banali ma sono sicuro che per molti altri le informazioni presenti in questa pagina possono risultare utili. Anche semplicemente per togliersi qualche curiosità o dubbio in più.

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Domande generali

No i rifugi sono aperti solamente nella stagione estiva e il periodo indicativamente dal 10 Giugno fino al 25 Settembre. In inverno i rifugi del CAI sono chiusi tranne quelli nei pressi delle piste da sci
Senza ombra di dubbio le migliori cartine topografiche attualmente sono quelle della TABACCO in scala 1:25.000. Se ti serve una cartina topografica puoi visitare questa pagina.
Nei rifugi di montagna non serve portare il sacco a pelo perchè ci sono le coperte disponibili. E' invece obbligatorio portare il sacco lenzuolo ed eventualmente una federa per il cuscino. Con il Covid-19 ci sono stati dei cambiamenti quindi consiglio di contattare il rifugio telefonicamente. Se hai bisogno di un sacco a pelo guarda qui.
Per andare in ferrata o su un sentiero attrezzato è obbligatorio indossare correttamente imbrago, set da ferrata e caschetto. E' sempre utile prestare la massima prudenza prima di intraprendere questo genere di percorsi.
Per dormire in rifugio oltre al buon senso e al rispetto per le persone che si incontrano e per i gestori dei rifugi, è necessario portare con se: sacco lenzuolo, lampada frontale, kit da bagno, ciabatte, soldi in contanti per pagare. Facoltativo sono consigliati i tappi per le orecchie (per chi ha il sonno leggero), un carica batterie per il cellulare e la tessera CAI per chi è socio. In ogni caso è sempre bene chiamare il rifugio prima di partire e prenotare soprattutto in alta stagione. Per maggiori informazioni leggi questo articolo.
Per scegliere una tenda da trekking bisogna valutare alcuni aspetti fondamentali come il tipo di attività che si va a fare e il numero di persone (consiglio tende max da due persone). Altra cosa importantissima è il peso, i materiali, la capacità di resistere all'acqua e infine la facilità di montaggio e smontaggio. Per approfondire su questo tema ti consiglio di leggere questo articolo.
Anche se capita raramente le vipere in montagna ci sono e possono mordere. Innanzitutto è importante cercare di evitare le zone in cui potrebbero esserci, vestirsi in maniera adeguata e cercare di fare rumore con i bastoncini o altro. Bisogna evitare di agitarsi e chiamare subito il soccorso alpino o raggiungere un pronto soccorso. Per maggiori dettagli leggi questo articolo.
Il rifugio può essere privato oppure di proprietà del CAI (Club Alpino Italiano) ed è una struttura ricettiva dove è possibile dormire. I bivacchi sono di proprietà delle sezioni CAI e sono piccoli ricoveri sparsi sulle Dolomiti che servono da supporto agli alpinisti in difficoltà o che si apprestano a percorrere una via di roccia. Molti bivacchi sono diventati anche meta di escursionisti per farvi visita e scendere a valle. Il rifugio è gestito da un gestore il bivacco non è gestito da nessuno.
Dipende, mediamente l'attrezzatura tecnica per fare una via ferrata (imbrago, set e caschetto) hanno una durata media di 5 anni ma ovviamente dipende dall'usura, da quante volte viene utilizzato e come viene mantenuto il materiale. Il caschetto può avere anche una durata maggiore mentre per il set da ferrata bisogna sempre rimanere aggiornati sulle nuove normative. Guarda qui i migliori set da ferrata.
Per prima cosa per chi va in montagna con una certa regolarità durante tutto l'anno è molto importante essere allenati per ridurre i tempi di recupero, sopportare meglio la fatica e per stare in forma. L'allenamento migliore rimane la corsa, ma va bene anche la camminata veloce, la bici e il nuoto. L'importante che sia un allenamento aerobico e fatto 2-2 volte a settimana con regolarità. Per maggiori info leggi questo articolo.
La prima cosa da valutare è sicuramente la stagione e il periodo. D'estate non ci sono quasi mai problemi, mentre in autunno, primavera e in inverno bisogna prestare maggiore attenzione, Il consiglio è quello di vestirsi a strati o "a cipolla", indossare materiale tecnico che si asciuga facilmente e portarsi via un cambio asciutto e pulito da tenere in macchina. Per saperne di più su come vestirsi per andare in montagna leggi qui.
Anche se sono simili tra loro concettualmente sono due cose ben diverse. Il sentiero attrezzato è un sentiero normale con sviluppo prevalentemente orizzontale che ha dei tratti esposti e pericolosi dove viene messo un cavo d'acciaio. La via ferrata (con vari gradi di difficoltà) ha uno sviluppo decisamente verticale o strapiombante, richiede forza fisica e ha il cavo oppure fittoni e scalette. Entrambi necessitano dell'attrezzatura omologata imbrago, set da ferrata e caschetto. Per approfondire clicca qui.
Amati da alcuni e odiati da altri i bastoncini telescopici a mio avviso sono molto importanti e servono moltissimo sia per aiutare nelle salite ma anche nelle discese. Aiutano ad utilizzare anche la muscolatura degli arti superiori, migliorano l'equilibrio, alleggeriscono le ginocchia soprattutto con zaini pesanti. Quindi consiglio sempre di usarli. Quando il sentiero diventa prevalentemente roccioso, i bastoncini possono essere di intralcio allora si piegano e ripongono nello zaino. Clicca qui per sapere come scegliere i bastoncini da trekking.
Le zecche sono molto diffuse e può capitare di beccarsene una. Se prendiamo una o più punture di zecca bisogna estrarre la zecca con l'apposita pinzetta e disinfettare bene la zona. Bisogna informarsi se la zona del nostro itinerario è infestata di zecche: nel caso è bene usare i pantaloni lunghi, stare lontani dall'erba alta, evitare di stendersi sull'erba e utilizzare uno spray antizecca. Finita l'escursione bisogna fare un controllo incrociato senza vestiti. Leggi qui per saperne di più.
Per me i pantaloni corti sono sempre da evitare. Quando si va in montagna è sempre bene indossare pantaloni lunghi anche d'estate. Consiglio un pantalone in tessuto tecnico, traspirante e aderente alle gambe. Sembrerà di non averli nemmeno addosso.
Assolutamente si, prima di qualsiasi escursione o altro tipo di attività è doveroso consultare i vari bollettini meteo per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti. Oggi a differenza di qualche anno fa, i servizi meteorologici sono molto precisi e affidabili.
Gli ottomila sono le montagne più alte del pianeta, e sono quelle che superano di 8.000 metri di altitudine. Queste montagne sono tutte collocate nella catena himalayana tra il Tibet e il Nepal e sono esattamente 14 e sono così numerate dalla più alta alla più bassa:
  1. Everest (8848 m)
  2. K2 (8611 m)
  3. Kangchenjunga (8586 m)
  4. Lhotse (8516 m)
  5. Makalu (8463 m)
  6. Cho Oyu (8201 m)
  7. Dhaulagiri I (8167 m)
  8. Manaslu (8163 m)
  9. Nanga Parbat (8125 m)
  10. Annapurna I (8091 m)
  11. Gasherbrum I (o anche Hidden Peak) (8068 m)
  12. Broad Peak (8047 m)
  13. Gasherbrum II (8035 m)
  14. Shishapangma (8027 m)

Sentieri attrezzati e Vie ferrate

Che sia una via ferrata o un sentiero attrezzato è sempre obbligatorio indossare correttamente imbrago, set da ferrata e caschetto omologati e marchiati CE. In alcuni contesti potrebbe rivelarsi utile avere anche altra attrezzatura tipo: guanti da ferrata, pila frontale, spezzone di corda dinamica per alpinismo di 20 metri, ramponi e piccozza.
Quando si percorre una via ferrata bisogna stare molto attenti non solo a quello che si fa ma anche a quello che fanno gli altri e osservare quello che ci accade intorno. La concentrazione e l'attenzione deve essere sempre massima. In ogni caso i pericoli principali possono derivare da caduta sassi accidentale, attrezzature difettose, troppa frequentazione, materiale vecchio ed obsoleto, presenza di neve e ghiaccio, etc. Per approfondire l'argomento leggi questo articolo.
La via ferrata e i sentieri attrezzati sono percorsi classificati EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura). Ma non tutte le vie ferrate sono uguali, ce ne sono alcune di facili e altre di più difficili. Leggendo le relazioni è sempre indicata una o più sigle che indicano il grado di difficoltà e la classificazione. Per capire meglio la classificazione delle difficoltà su vie ferrate leggi questo articolo dedicato.
Entrambi sono percorsi che hanno un cavo d'acciaio, dei punti di ancoraggio e degli ausili per la progressione. Solo che la via ferrata è una via prevalentemente con sviluppo verticale mentre il sentiero attrezzato è un normale sentiero di tipo EE in orizzontale, solamente che presenta dei tratti esposti o pericolosi per cui è necessario avere l'attrezzatura adatta (imbrago, set e caschetto). Leggi questo articolo: Differenza tra Via ferrata e sentiero Attrezzato
Assolutamente NO. E' molto importante prima di fare una via ferrata o un sentiero attrezzato guardare bene il bollettino meteorologico ed evitare se previsto maltempo. Ancora più pericoloso è nel caso ci siano dei temporali con lampi e fulmini. Se si è in ferrata mentre arriva un temporale bisogna uscire il prima possibile se c'è una via di fuga altrimenti togliersi tutta l'attrezzatura metallica e allontanarsi da essa fin che non passa il temporale.
L'attrezzatura tecnica da ferrata (imbrago, set e casco) va cambiata in base all'utilizzo e ad eventuali "voli" e cadute. Mediamente per un utilizzo medio l'attrezzatura ha una durata di 5 anni. Il casco se subisce una botta violenta bisogna cambiarlo anche se apparentemente sembra apposto, mentre per il set da ferrata è bene stare al passo con le nuove normative.

Sicurezza in Montagna

Le zecche sono molto diffuse e può capitare di beccarsene una. Se prendiamo una o più punture di zecca bisogna estrarre la zecca con l'apposita pinzetta e disinfettare bene la zona. Bisogna informarsi se la zona del nostro itinerario è infestata di zecche: nel caso è bene usare i pantaloni lunghi, stare lontani dall'erba alta, evitare di stendersi sull'erba e utilizzare uno spray antizecca. Finita l'escursione bisogna fare un controllo incrociato senza vestiti. Leggi qui per saperne di più.
Normalmente è sempre sconsigliato andare in montagna da soli anche se si è preparati ed escursionisti esperti. Tuttavia in questo caso ma l'importante è seguire alcune importanti regole che puoi trovare cliccando qui
Partendo dal presupposto che la regola base per chi intraprende escursioni o trekking in montagna è quella di conoscere e guardare il bollettino meteo. Tuttavia potrebbe capitare di essere investiti da un temporale, un fenomeno abbastanza frequente in estate soprattutto ad alte quote. In questo caso è fondamentale seguire alcuni accorgimenti come ad esempio evitare tratti esposti, creste e cime. Se sei in ferrata cerca di uscire il più rapidamente possibile e allontanati dal materiale metallico che hai addosso. Altri consigli li trovi cliccando qui.
La neve pesa 0,3 t/mc. Detto questo anche un piccolo pendio può essere la causa di un incidente in valanga con conseguenze mortali. Per fare un esempio una valanga di dimensioni 10 m m x 10 m e spessore di 50 cm mette in moto una massa di neve pari a 15 tonnellate. Il conteggio da fare è il seguente: 10 m x 10 m x 0,5 m x 0,3 t/mc = 15 tonnellate
La coperta isotermica o metallina o semplicemente telo termico è un accessorio utile, economico e leggero da tenere nel kit di primo soccorso, che in determinate situazioni di emergenza può anche salvare la vita. La coperta è formata da due strati, uno argentato e uno dorato a seconda se viene utilizzata per proteggere dal caldo o dal freddo. Per maggiori informazioni sull'argomento leggi questo articolo.
Per chiamare il soccorso alpino in caso di bisogno i numeri da fare sono i seguenti:

SOCCORSO IN ITALIA: 118
SOCCORSO IN EUROPA: 112
SOCCORSO IN SVIZZERA: 144

Quando effettui la chiamata fornisci tutte le informazioni necessarie:
  • il tuo nominativo e recapito telefonico;
  • tipologia d'incidente;
  • luogo dell'incidente (zona, esposizione, quota);
  • quando è avvenuto l'incidente;
  • numero delle persone coinvolte (sepolti, feriti);
  • dire se i sepolti hanno l'ARTVA o il RECCO;
  • condizioni meteorologiche (visibilità e vento).
Più si è precisi e dettagliati nel dare le informazioni e più tempestivi e accurati sarà l'intervento da parte del Soccorso Alpino. Per maggiori informazioni sulle operazioni da fare in caso di autosoccorso da valanga leggi questo articolo.

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