Escursioni e passeggiate da fare sui Colli Euganei17 min read

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colli euganei

Il Parco Regionale dei Colli Euganei è nato nel 1989 e identifica un’area di grande interesse paesaggistico, naturalistico e geomorfologico. In quest’area sono presenti i colli euganei che sono di origine vulcanica e si sono formati circa 35 milioni di anni fa e il Monte Venda è quello più alto con i suoi 601 m di altitudine.

Parco Regionale dei Colli Euganei

Il Parco Regionale dei Colli Euganei offre moltissime possibilità di fare escursioni e trekking più o meno lunghe e più o meno impegnative permettendo di guardare l’orizzonte verso la pianura (nelle giornate limpide si vede anche il mare) e verso le Alpi e Prealpi. All’interno del Parco ci sono siti archeologici, musei naturalistici ed etnografici, ruderi e resti di fortificazioni medievali, chiese, monasteri, eremi, e abbazie.

Il Parco offre la possibilità di fare moltissime escursioni a piedi oppure in mountain bike o cavallo, o per gli appassionati offre anche la possibilità di arrampicare in vari siti, la più famosa delle quali e Rocca Pendice. 

Perchè camminare sui Colli Euganei

I Colli Euganei sorgono nel cuore della pianura veneta e presentano una superficie collinare di origine vulcanica (i fenomeni vulcanici risultano risalenti a 40 milioni di anni fa), inoltre, sono caratterizzati dalla presenza di numerose bellezze naturali, artistiche e culturali. Di seguito verranno proposti 10 itinerari assolutamente imperdibili da praticare sui Colli Euganei.

Questi che propongo sono solo alcuni dei moltissimi percorsi e sentieri che si possono fare sui Colli Euganei. Chi abita nei pressi di Padova ha la fortuna di avere vicino un’area ricca di sentieri e vegetazione dove è possibile fare percorsi impegnativi e meno (sia in termini di dislivello complessivo che di lunghezza) in tutto il periodo dell’anno senza particolari difficoltà. I colli Euganei risultano un ottimo allenamento anche per le vostre escursioni in montagna.

Essi oltre alle escursioni offrono anche la possibilità di arrampicare in falesia e di utilizzare la bicicletta da corsa e la mountain bike. Inoltre sono un territorio ricco di storia e cultura con monasteri, chiese, ruderi di castelli, abbazie, etc. L’unica cosa da fare attenzione è quella di non perdersi visto l’abbondanza di sentieri e non abbandonare i sentieri tracciati.

Negli ultimi anni la Commissione Sentieri del CAI Padova in collaborazione con l’Ente Parco stanno sistemando e facendo manutenzione dei sentieri mettendo indicazioni, tabelle informative e quant’altro, quindi ora è davvero difficile perdersi. In ogni caso se non li conosci molto bene, per percorrere i sentieri dei Colli Euganei, ti consiglio di acquistare la cartina topografica.

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Qual’è la stagione migliore per camminare sui Colli Euganei?

I Colli Euganei sono molto caratteristici e offrono una varietà di paesaggi e di flora molto ricca. In realtà sui Colli Euganei ci si può andare tutto l’anno. A mio avviso però il periodo migliore per camminare e fare trekking sui Colli Euganei è certamente la primavera quando si vedono le prime gemme e le piante rinascere, e l’autunno con il suo meraviglioso foliage.

Ovviamente anche nella stagione invernale offre molte emozioni soprattutto se avete la fortuna di trovare la neve. Di sicuro è meglio evitare di andare sui Colli Euganei in piena estate per il calore eccessivo e l’alto tasso di umidità.

D’estate piuttosto è bellissimo camminare sui Colli Euganei di sera, partendo al tramonto per concludere l’escursione di notte, quando cioè le temperature sono più basse e accettabili. In questo caso però consiglio vivamente di non andare via da soli ma sempre in compagnia, andare su sentieri che si conoscono bene, essere muniti di lampada frontale e stare attenti ai cinghiali.

LEGGI ANCHE: Cosa fare se si incontra un cinghiale

12 itinerari da scoprire sui colli Euganei

In questa guida vi segnalo solo alcuni dei moltissimi giri ed escursioni più o meno lunghe e più o meno impegnative che si possono fare sui bellissimi Colli Euganei, a piedi o in bicicletta. L’unica cosa, come abbiamo appena detto, bisogna prestare attenzione ai cinghiali che si possono incontrare lungo i sentieri. Generalmente i cinghiali tendono a muoversi all’imbrunire ma può capitare di trovarli anche di giorno.

1) Giro delle Creste di Rocca Pendice

rocca pendice
La famosa parete Est di Rocca Pendice

Dati escursione:

  • Lunghezza percorso: circa 5 km
  • Dislivello complessivo: circa 350 m
  • Grado di difficoltà: medio
  • Tempi: 3.50/4 h

Descrizione itinerario:

Quest’itinerario è abbastanza impegnativo in quanto sul percorso sono presenti tratti rocciosi che richiedono una maggiore attenzione da parte di coloro che non sono abituati a svolgere queste escursioni. La durata media è di circa tre ore e il dislivello è di 330 metri.

La partenza è prevista dal terzo tornante del paese Teolo (Castelnuovo) che conduce alla prima tappa che corrisponde alla Cascata Schivanoia (l’unica presente lungo tutto il sentiero). Ad occhi attenti non può sfuggire la presenza dei resti di un antico mulino da cui si può scorgere la cascata che, vista una diversa prospettiva, regala inusuali immagini contornate dalla fitta vegetazione.

cascata schivanoia
La bellissima cascata di Schivanoia

Proseguendo si giunge alle Forche del Diavolo denominate così per la presenza di due speroni rocciosi acuminati ed allineati in cima ad un crinale che appunto ricordano i rebbi del forcone del diavolo denominati “Denti dea Vecia” raggiungibili (per chi vuole) arrampicando. Dalla cima è possibile ammirare la valle del rio Molini che scende verso Vò, ai Colli Berici; a sud si vedono i monti Lozzo e Vendevolo; a nord il monte della Mondonna e il Monte Grande. Il percorso non è agevole in quanto il passaggio è ostacolato dalla presenza della fitta vegetazione ma, una volta raggiunta la cima, il panorama ripagherà dello sforzo fatto.

ruderi castello speronella
Ruderi del Castello di Speronella a Rocca Pendice

Arrivati alla Chiesa di Castelnuovo si prosegue verso sinistra per intraprendere il crinale e percorrere tutta la cresta del Sasso della Croce e di Rocca Pendice fino ad arrivare ai ruderi del Castello di Speronella. Questo è uno dei punti panoramici più belli, e da qui si gode, a mio avviso, una delle viste più belle dei Colli Euganei con un panorama a 360°. Siamo esattamente sopra la parete Est da dove salgono le vie di arrampicata più difficili che ci sono sui colli euganei. Questa parete è famosa anche perchè in passato sono venuti ad arrampicare da queste parti personaggi come Emilio Comici e Reinold Messner quando era un giovane studente e studiava a Padova alloggiando all’Abbazia di Praglia. Da qui poi si continua lungo il sentiero scendendo sul versante Ovest sotto altre pareti di arrampicata (numerate alte e basse) per poi scendere verso Teolo dove abbiamo lasciato la macchina.

2) Sentiero Atestino

sentiero atestino
Sentiero atestino nella zona del Mottolone

Dati escursione:

  • Lunghezza percorso: 22 km
  • Dislivello complessivo: 1000 m
  • Grado di difficoltà: richiede un buon allenamento visto la lunghezza e il dislivello.
  • Tempi: 8 ore

Descrizione itinerario:

Il Sentiero numero tre, Atestino comincia ad Arquà Petrarca e dalla Via Fontanelle si giunge fino ad un capitello votivo, segnale che indica di intraprendere la svola a destra in direzione Via Monte Piccolo: qui il percorso inizialmente è asfaltato e in leggera salita, poi diventa strada sterrata che percorre tutto il versante meridionale e orientale del Monte Piccolo. Quando si giunge al versante settentrionale si può notare il cambio della vegetazione, con il bosco che si alterna alla macchia.

Proseguendo il sentiero si scende fino alla Via Ventolone di Corte Vigo, la si percorre fino ad oltrepassare il Calto Callegaro e, quindi, risalire lungo le pendici del Monte Orbieso. In cima possiamo prendere la deviazione che ci porta a visitare i resti del convento di Santa Maria di Orbise (la quota è di 330 metri). Procedendo lungo un tratto in discesa si va ad intersecare una strada che conduce al capitello di Sant’Antonio fino ad arrivare sulla cima del Monte Fasolo in cui è possibile fare una sosta per godersi la vista panoramica che si apre verso sud. Le indicazioni del sentiero conducono dentro un bosco di castagni fino alla risalita sulla cima del Monte Rusta.

La successiva discesa conduce all’intersezione con un altro sentiero che porta a Villa Beatrice sul Monte Gemola; proseguendo lungo il sentiero numero 3, Atestino, si scende fino alla Fontana Pissarotto procedendo sulla sinistra è possibile fare una sosta alla contrada Muro dove è presente un antico lavatoio. Giunti fin qui, possiamo svoltare a sinistra su Via Correre per risalire sulla dorsale delle Marlunghe al termine del quale vi è un ampio piazzale, uscendo dal quale, sulla destra si può percorrere la strada asfaltata fiancheggiata da vigneti che porta ad Arquà Petrarca.

3) Sentiero n. 6 del Monte Ricco e del Monte Castello

monte ricco e monte castello

Dati escursione:

  • Lunghezza percorso: 5 km circa
  • Dislivello complessivo: 300 m circa
  • Grado di difficoltà: nessuno, percorribile da tutti
  • Tempi: 4 ore l’intero percorso

Descrizione itinerario:

Il Sentiero numero 6 del Monte Ricco e del Monte Castello n.6 è piuttosto lungo, infatti il percorso è di 5 km, ma nonostante ciò il cammino non è particolarmente difficoltoso in quanto presenta una pendenza abbastanza dolce. Il punto di partenza di questo sentiero è la stazione di Monselice alla cui spalle è presente la Strada Provinciale n. 21; giunti sulla SP21 procedere in direzione sud-ovest, e in prossimità di una casa rossa girare a sinistra, da qui si potrà scorgere una distesa dal fondo ghiaioso su cui è eretta la Statua di Ercole e oltre a questa potrà ammirarsi un meraviglioso paesaggio collinare.

A destra si trova una gradinata accompagnata da due file d’imponenti cipressi che conduce all’Eremo di Santa Domenica dei frati francescani, mentre a sinistra si intravede il campanile di Calaone, se giriamo ancora un po’ lo sguardo si può osservare la Rocca di Monselice mentre di fronte l’estesa pianura dona libertà alla nostra immaginazione. Dopo questa sosta si può procedere in direzione del Monte Castello, è consigliata la svolta a sinistra poiché poco più avanti è possibile incontrare un punto d’osservazione panoramico posto sulla cima di un’antica cava, recintata. Inoltre, sono presenti diversi resti di trincee risalenti alla seconda guerra mondiale.

4) Sentiero n.7 del Monte Calbarina e del Monte Piccol

monte calbarina

Dati escursione:

  • Lunghezza del percorso: 5,5 km
  • Dislivello complessivo: circa 130 m
  • Grado di difficoltà: nessuno
  • Tempi: 4 ore circa

Descrizione itinerario:

Il sentiero n.7, invece, porta al Monte Calbarina attraverso la Strada Statale n. 16d di Este, ma si può raggiungere anche da Padova, da Arquà Petrarca e da Monselice. Il percorso prevede la risalita del lato meridionale del Monte Calbarina, man mano che si sale è possibile osservare le acque del Lago di Costa, qui sono presenti numerose varietà di piante, il sambuco, in particolare, si fa notare per l’intenso profumo emanato dai suoi fiori. L’itinerario numero 7 è facilmente percorribile da tutti in quanto non sono presenti particolari passaggi che necessitano di maggiore attenzioni e capacità.

5) Sentiero n.8 del Monte Cecilia

monte cecilia

Dati escursione:

  • Lunghezza percorso: 5,4 km
  • Dislivello complessivo: circa 170 m
  • Grado di difficoltà: nessuno
  • Tempi: 4 ore (compreso deviazione per cima)

Descrizione itinerario:

Infine, il sentiero n. 8 del Monte Cecilia è un giro ad anello che parte da Via Val Lucerna a Baone. È possibile posteggiare l’automobile nella piazza principale e da qui dirigersi verso Via Val Lucerna per imboccare il sentiero numero 8. Una volta giunti sul percorso viene costeggiato il Monte Venda e da qui è possibile ammirare la vista che si espande da Arquà a Este fino Monselice. Anche lungo questo cammino non mancano ruderi di antichi edifici; è presente anche il vecchio Castello dei Conti di Baone parzialmente abbattuto, nel 1294, da Ezzelino da Romano.

6) Sentiero del Monte Cinto n.11

museo cava bomba
Museo Geopaleontologico di Cava Bomba sul Monte Cinto

Dati escursione:

  • Lunghezza del percorso: 5,3 km comprese deviazioni
  • Dislivello complessivo: 270 m circa
  • Grado di difficoltà: medio
  • Tempi: 4 ore

Descrizione itinerario:

L’escursione può iniziare dal piazzale di Museo Geopaleontologico di Cava Bomba, percorrendo il versante meridionale del Monte Cinto si giunge all’incrocio della pista forestale. La vegetazione qui presente è costituita da piante di roverella, pungitopo, erica arborea, robinia e orniello le quali rendono non troppo visibile il canale di scolo di Lozzo e del Bisatto. Continuando in questo percorso ad anello arriviamo alla vecchia quanto affascinante cava di Riolite che lascia a bocca aperta. Usciti dalla boscaglia si apre agli occhi questo anfiteatro di roccia con questi intagli che assomigliano alle canne di un grande organo. Una volta qui c’erano delle vie di arrampicata ma oggi non è più possibile arrampicare perchè non ci sono le condizioni di sicurezza.

cava riolite monte cinto
Cava di Riolite al Monte Cinto

Proseguendo lungo il versante settentrionale del Monte Cinto si può scorgere la Busa dei Briganti noto per il suo sperone roccioso e per l’affascinane panorama che fa da cornice. Riprendendo il sentiero si entra far parte di uno scenario surreale contornato da altissime colonne di riolite di origine vulcanica, qui vi era un’antica cava di estrazione della riolite. Giunti sulla cima del Monte Cinto è possibile visitare le rovine del Castello medioevale del 1242, riedificato e successivamente abbandonato (1500).

buso dei briganti
l Buso dei Briganti e sullo sfondo il Monte Lozzo

7) Passeggiata a Luvigliano

Itinerario ad anello che prevede fra le varie tappe il passaggio da Villa dei Vescovi, Torreglia e Padova. Percorrendo l’antica via pedecollinare che attraversa Luvigliano si può giunge fino alle incantevoli Villa dei Vescovi e Villa Pollini le quali, durante gli orari di apertura al pubblico, possono essere visitate anche al loro interno.

villa dei vescovi
Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia

Descrizione itinerario:

Questo percorso parte dal piazzale della Chiesa di San Martino nella vicinanza di Villa dei Vescovi, una volta giunti qui, procedendo verso est, si può raggiungere Villa Pollini per poi proseguire verso il sentiero diretto al Monte Pirio: durante la camminata possono effettuarsi delle soste in cui è possibile scorgere Villa dei Vescovi la quale vista dall’alto continua a manifestare il suo incantesimo.

La tappa successiva è quella delle case Milanta che vengono raggiunte solo dopo aver percorso un’area in cui sono presenti ruderi di edifici medioevali ombreggiato da vigne e alberi secolari; da questo punto panoramico si possono osservare, oltre a Villa Vescovi, anche il Castelletto, la torre della Chiesa di San Martino e la più lontana Villa Tolomei.

monte pirio
Vista dalle creste del Monte Pirio

È interessante osservare il capitello su cui è eretto il capo di un santo sul quale è inciso un bassorilievo da cui si scorge la scritta in latino – Dominus Adiuto – che tradotta significa “il Signore è il mio soccorso”. Proseguendo il percorso si solca una strada sterrata che si snoda tra vigneti e querce la cui direzione è Monte Solone, passando successivamente un crocevia si può raggiungere la piccola fornace che si trova alla base del colle, ora destinata ad uso abitativo, mentre poco più avanti scorre un piccolo ruscello dalla cui sorgente sgorga acqua purissima, si è giunti a Calto delle Fate e l’atmosfera romantica e fiabesca ne conferma il nome.

8) Sentiero del Monte Rusta e del Monte Gemola

sentiero monte rusta e gemola
Lungo il sentiero del monte Rusta e Gemola

Descrizione itinerario:

L’itinerario che si sta per illustrare attraversa il cuore del comprensorio dei Colli Euganei.
Il sentiero è ai piedi di due monti: il Monte Rusta e il Monte Gemola. Partendo dall’intersezione tra la Strada Provinciale n. 99 e la Via Pestrini di Faedo, percorrendo una mulattiera lastricata in pietra di trachite, si giunge nel settore meridionale del comprensorio dei Colli Euganei.

A seguito di una discesa di dodici tornati si intravede la forma conica del Monte Rusta che ne risalta la natura selvaggia; in cima al Monte sono presenti un castello medioevale e un monumento dedicato ai Caduti in Russia. Procedendo, ancora, lungo i tornanti si arriva al Monte Gemola risulta più ordinato per la presenza dei filari delle vigne che ne rimarcano l’estrema eleganza. Villa Beatrice D’Este è lo spettacolo che ci viene offerto dalla cima del Monte Gemola, da qui, inoltre, è possibile ammirare un meraviglioso panorama sulle Prealpi.

9) Sentiero del Monte Ceva

monte ceva
Cima del Monte Ceva con la croce metallica

Descrizione itinerario:

L’itinerario prevede come prima tappa la cava dismessa del Monte Croce attraverso il sentiero pianeggiante Ferro di Cavallo, qui si possono osservare ruderi di case coloniche e vigneti appartenenti a famiglie di contadini; da qui parte il percorso che conduce alla cima del Monte Ceva, il percorso è faticoso ma una volta arrivati in cima si verrà ripagati dallo splendido panorama. Proseguendo lungo il percorso occorrerà non sottovalutare l’aiuto che ci verrà concesso dalla corda presente lungo il cammino, questa ci permetterà una salita agevole delle pareti rocciose.

La sommità del monte ci verrà presentata dalla croce metallica ivi presente la quale verrà messa da parte dall’infinito panorama che consentirà di archiviare la stanchezza fisica per lasciar spazio allo stupore che ci regala quella meravigliosa vista: si possono ammirare le dorsali dei Colli Euganei, Abano e Montegrotto Terme e, in giornate particolarmente limpide, l’occhio può raggiungere anche Venezia.

La costituzione geologica ed il microclima di queste zone hanno dato vita ad un’oasi naturale di enorme rilevanza botanica: qui si trovano, infatti, il fico d’India nano (pianta amante del caldo) e il Semprevivo Ragnateloso (pianta amente del freddo), e ciò testimonia la capacità di adattamento di alcune specie, al clima che non è da ritenersi propriamente loro.

10) Alta Via dei Colli Euganei

L’Alta Via dei Colli Euganei è il sentiero numero uno, è un percorso ad anello lungo 40km, il cui dislivello si misura in 600 metri. Questo sentiero il cui inizio è previsto dall’abitato di Villa di Teolo è un percorso ad anello che si consigliato di percorrere in senso orario, si snoda intorno al gruppo centrale dei Colli Euganei e ci porta alla scoperta di boschi di robinia, castagni e roverella, senza tralasciare la visita agli eremi e ai monasteri e alle case rurali.

altavia colli euganei

11) Sentiero Ferro di Cavallo n.15

Il sentiero parte dal Museo della Navigazione Fluviale, una volta qui, è consigliata anche una visita in centro paese, a Battaglia Terme, si procede verso Via Ortazzo e giunti alla Conca di Navigazione, edificata nel 1923, (questa prevede l’utilizzo della sola pressione dell’acqua per mettere in comunicazione il Canale Battaglia ed il Vincenzone, è reputata un’opera d’ingegneria unica in tutta Europa). A pochi minuti da questo canale si trova Casa Berto, tipica fattoria della zona, procedendo, invece, il sentiero conduce la Castello monumentale del Catajo.

12) Sentiero del Monte della Madonna n.17

santuario monte madonna
Santuario del Monte della Madonna

Dati escursione:

  • Lunghezza: 5,4 km comprese deviazioni
  • Dislivello complessivo: circa 350 m
  • Gradi di difficoltà: medio
  • Tempi: 4 ore (comprese deviazioni)

Descrizione itinerario:

Il sentiero numero 17 ha inizio nei pressi del Duomo, a Rovolon e conduce ad un bosco di castagni e robini e, avvolto in una vegetazione di piante di corbezzolo, pungitopo, salvia, erica, ci trasporta verso la piccola chiesa Sant’Antonio Abate. Questa zona è divenuta famosa anche per la presenza di una pista di decollo di deltaplani: qui possiamo ammirare la vista panoramica sui Colli Euganei, le Preapli Vicentine ed i Monti Lessini.

L’escursione prosegue lungo il cammino che porta al Santuario della Madonna del Monte (523 metri s.l.m.), a Carbonara, località in cui il legname veniva trasformato in carbone: le tracce di quest’attività sono ancora presenti nella composizione del terriccio che copre le zone pianeggianti che risultano, appunto, di colore nero.

Altri sentieri consigliati

Di seguito trovi altri due sentieri molto belli da fare nei Colli Euganei proposti dalla Regione del Veneto.

Sentiero Villa Draghi n.18

Sentiero Naturalistico dei Colli Euganei Centrali n. 2

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Libri consigliati

Arrampicare nei Colli Euganei

Come già accennato i Colli Euganei oltre ad offrire moltissime opportunità per gli amanti dell’escursionismo e del trekking, con la possibilità di fare escursioni molto semplici adatte veramente a tutti oppure giri più impegnativi sia in lunghezza che dislivello, offre una discreta opportunità per gli amanti dell’arrampicata di allenarsi a dovere. Le escursioni più impegnative sono il sentiero Atestino che parte dal Borgo medievale di Arqua Petrarca (uno dei borghi più belli d’Italia) e l’alta via dei Colli Euganei che è consigliata farla in due giorni dormendo a Casa Marina.

Ritornando all’arrampicata, i Colli Euganei offrono appunto falesie e pareti rocciose dove gli appassionati possono allenarsi in vista di vie di roccia da fare in montagna. La più conosciuta è sicuramente la parete est di Rocca Pendice sul Monte Pendice dove ci sono vie di roccia a più tiri.

Poi ci sono altre falesie come:

  • Falesia della Busa dell’oro
  • Il Sasso delle Eriche sul Monte Grande
  • I Denti dea Vecia
  • La parete del Monte Pirio
  • Parete Ovest Rocca Pendice

LEGGI ANCHE: Falesie sui Colli Euganei

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