Escursione ai piedi del Campanile di Val Montanaia passando per Forcella Segnata4 min read

Questa che vi propongo è un’escursione abbastanza lunga e che richiede un certo impegno fisico ma altrettanto bellissima. Ci troviamo sugli Spalti di Toro nelle bellissime Dolomiti Friulane, in un luogo meraviglioso e non troppo frequentato.
Scheda tecnica
GRUPPO MONTUOSO: Spalti-Monfalconi PUNTO DI PARTENZA: Rifugio Padova (1300 m s.l.m.) QUOTA MINIMA: 1300 m QUOTA MASSIMA: 2333 m LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 6,6 km DISLIVELLO COMPLESSIVO: 1123 m TEMPO TOTALE: 6,00 h a/r (soste escluse) TIPO DI PERCORSO: sentiero segnato, traccia PUNTI DI APPOGGIO: Rif. Padova, Bivacco Perugini ATTREZZATURA: normale dotazione escursionistica, casco PERIODO CONSIGLIATO: Luglio - Settembre FREQUENTAZIONE: bassa DIFFICOLTA': EE (Escursionisti esperti) CIME DA SALIRE: nessuna escursionistica CARTOGRAFIA: Carta Tabacco, 1:25.000 – foglio 021 – “Dolomiti di Sinistra Piave” |
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Come raggiungere il punto di partenza
L’escursione inizia al Rifugio Padova, in località Val di Toro a 1300 m s.l.m., raggiungibile da Domegge di Cadore, dove si supera il ponte a nord del Lago di Centro Cadore e si risale la ripida e stretta rotabile asfaltata ma malmessa. Il rifugio sorge di fronte a una radura ai piedi della catena dei Monfalconi e Spalti di Toro. Prestare attenzione. Nei mesi estivi il traffico è regolamentato, con la salita consentita solo al mattino e la discesa dopo le 13,30.
Descrizione dell’itinerario
Dalla verde conca di Prà di Toro, dove si trova il Rifugio Padova ( 1300 m s.l.m.), si segue il sentiero CAI 357 (variante Alta Via n.6) che sale su bosco rado verso la soglia della Val Cadin. Fin da subito si trova un panorama bellissimo, con le visioni ravvicinate del Cridola, Monfalconi e Spalti di Toro e con il Campanile Toro (2346 m s.l.m.) che svetta elegante. Si prosegue superando un ripido pendio coperto da mughi fino all’inizio delle ghiaie.
Da qui iniziano le fatiche maggiori, con la salita con detriti verso Forcella Segnata (2150 m s.l.m.), a sinistra di Cima Toro (2355 m s.l.m.). Nella zona più alta, dove l’intaglio si restringe, si superano delle rocce (meglio indossare il casco) e seguire con attenzione i segnavia CAI (3,00 ore, EE).
Da Forcella Segnata si scende per ghiaioni, si supera una cresta e ci si immette nell’ultimo canale detritico che sbuca nella conca dove si trova il Bivacco Perugini (2060 m s.l.m.), posto su un dosso erboso alla base del mitico Campanile di Val Montanaia (2173 m s.l.m.) in circa mezz’ora sempre su sentiero EE. Il circo glaciale è spettacolare, unico in tutte le Alpi, circondato da una selva di vette fra cui spiccano Cima Emilia (2369 m), Cima Both (2437 m), Cima Monfalcon di Cimoliana (2408 m),. Sul versante opposto si possono ammirare le ghiaie della Val Cimoliana e le Torri Postegae (Gruppo del Pra-maggiore).
Dal Bivacco Perugini si segue il sentiero CAI 353 che punta verso nord, rimanendo sul versante orientale del catino sassoso. Superato il bivio per la Forcella Cimoliana (sent. 360), si raggiunge la Forcella Montanaia (2333 m s.l.m.), con grandiosa vista verso le principali vette cadorine. La salita richiede un’latra mezzora su sentiero E.
A questo punto raggiunta la forcella, si scende su ripido ghiaione friabile fino al Cadin d’Arade, dove si incrocia il sentiero CAI 342 che si segue verso sinistra , perdendo quota attraverso la Val d’Arade. Raggiunto il sentiero CAI 346 (Alta Via n.6) lo si segue verso sinistra e in circa mezzora si raggiunge nuovamente il Rifugio Padova impiegando circa due ore su sentiero EE.
Ulteriori informazioni
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- Rifugio Padova
- In caso di emergenza contatta il 118
- Prepara bene l'escursione a casa
- Controlla il bollettino meteo prima di partire
- Scarponi da montagna con suola ben marcata, sono vivamente sconsigliate le scarpe da ginnastica;
- Abbigliamento adatto alle condizioni e alla stagione in corso
- bastoncini telescopici e lampada frontale.
- kit pronto soccorso
- Rispetta la natura e non uscire dai sentieri tracciati
- Se passate all'interno o vicino a proprietà private mantieni un comportamento civile e cortese
- Saluta sempre chi incroci lungo il tuo percorso
- Frequenta i rifugi e sii sociale condividendo le tue esperienze
- Non raccogliere fiori, vegetazione di varia natura o altro
- Non gettate e non abbandonate i rifiuti (i rifiuti si portano a valle).
- RISPETTA LA MONTAGNA!!!
- Preparate il vostro itinerario a casa
- Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
- Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
- Consultate i bollettini nivo-metereologici
- Se potete evitate di andare via da soli
- Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull'orario approssimativo di rientro
- Non esitate ad affidarvi ad un professionista
- Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
- In caso di dubbio non esitate a tornare sui vostri passi
- In caso di incidente date l'allarme chiamando il numero breve 112
Foto scattate durante l’escursione


Note
Escursione molto faticosa (specie nelle giornate calde) che prevede risalita su ripide ghiaie e roccette. Da evitare con temporali e pioggia. Dal Bivacco Perugini è consigliabile salire il dosso erboso prospiciente il Campanile di Val Montanaia, eccezionale punto panoramico verso lo stesso, l’ampia conca e le vette circostanti. L’itinerario in se richiede una buona esperienza per l’impegno fisico e la tipologia di terreno, quindi adatto a persone che hanno già esperienza. Lungo il percorso non ci sono punti d’appoggio ne è possibile rifornirsi d’acqua. Da prestare attenzione nella parte finale di salita verso Forcella Segnata e nella discesa sul ghiaione ripido della Val Montanaia.
Curiosità
Il Bivacco Perugini è abbastanza frequentato dagli alpinisti che si accingono a scalare il Campanile di Val Montanaia reso famoso anche dal celebre alpinista, scrittore e scultore Mauro Corona. Il campanile, isolato spuntone posto al margine di un ampio catino glaciale, è indubbiamente l’attrazione principale dell’escursione. Al Bivacco posto alla base del Campanile di Val Montanaia ci si può arrivare anche salendo dal Rifugio Pordenone (1249 m s.l.m.) tra la Val Montanaia e la Val Meluzzo.
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NOTA BENE: la percorribilità degli itinerari di montagna è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici. |
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.
Ciao! Volevo dire che il sentiero 357 che dal Padova va alla forcella Segnata non è un EE ma un Alpinisti esperti. Che è un EE più difficile. Lo dico per avvitare che qualcuno la prenda sotto gamba. Anche perché ci sono dei punti difficili
Ciao Alice, ti ringrazio per la precisazione.. in effetti hai ragione, la parte in prossimità della forcella di fatto è un sentiero alpinistico non banale con qualche passaggio di I e II anche se si può fare senza usare corda e imbrago. Occorre passo fermo e una buona capacità e conoscenza della montagna. Spesso comunque la difficoltà dei sentieri EE (Escursionisti Esperti) non è ben definita e ci sono sentieri EE più difficili di vie normali o di sentieri classificati alpinistici.