Escursione a Cima d’Asta Lagorai5 min read

L’escursione che porta in Cima d’Asta è una classica delle escursioni che si possono fare nel Gruppo del Lagorai. Si tratta di un’escursione impegnativa e lunga con quasi 1500 m di dislivello ma in luoghi bellissimi e affascinanti. Il contesto paesaggistico è apparentemente cupo, con rocce scure e compatte, ma la lucentezza dei boschi e l’onnipresente rumore dell’acqua rende l’escursione piacevolissima. La roccia che si incontra è il classico granito del Lagorai. E’ possibile salire fino in cima della montagna oppure fermarsi al rifugio Brentari.
Scheda tecnica
GRUPPO MONTUOSO: Cima d'Asta - Lagorai PUNTO DI PARTENZA: parcheggio Malga Sorgazza (1450 m s.l.m.) QUOTA MINIMA: 1450 m QUOTA MASSIMA: 2473 m LUNGHEZZA COMPLESSIVA: 11 km DISLIVELLO COMPLESSIVO: 1023 m TEMPO TOTALE: 5,30 h a/r (soste escluse) TIPO DI PERCORSO: sentiero segnato PUNTI DI APPOGGIO:Malga Sorgazza, Rif. O. Brentari ATTREZZATURA: normale dotazione escursionistica PERIODO CONSIGLIATO: Luglio - Settembre FREQUENTAZIONE: media DIFFICOLTA': E (Escursionisti Esperti) - EE (salita alla cima) CIME DA SALIRE: Cima d'Asta (2847 m s.l.m.) CARTOGRAFIA: Carta Tabacco, 1:25.000 – foglio 058 – “Valsugana e Tesino. Lagorai e Cima d'Asta” |
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Come raggiungere il punto di partenza
L’escursione parte da Malga Sorgazza (1450 m s.l.m.) facilmente raggiungibile in auto risalendo la Val Malene in località Sorgazza a Pieve Tesino (TN). Percorrendo una strada asfaltata si arriva in prossimità della malga dove si trova anche un ampio parcheggio dove lasciare l’auto.
Descrizione dell’itinerario
Da Malga Sorgazza (1450 m) si segue la strada forestale (sent. CAI 327) che supera un piccolo bacino artificiale e risale la Val Malene, immersa in un fitto bosco di abeti rossi che gradualmente lasciano posto ai larici. Ai margini della zona alberata, a quota 1674 m, si raggiunge la stazione della teleferica del Rifugio O. Brentari in circa mezz’ora. Fin qui il sentiero è di tipo E (escursionistico).
Da qui si apre l’ampio vallone del Bualon di Cima d’Asta con una serie di rigagnoli che vanno a formare il torrente Grigno, che bisogna risalire per intero sul suo versante occidentale. Lasciata la mulattiera a Forcella Magna (sent. CAI 380) si prosegue sul sentiero CAI 327 che si inoltra in un rado e umido bosco di larici dal fascino irresistibile, assieme a dei coloratissimi cespugli di rododendro ferrugineo.
La salita continua su terreno aperto e pendii erbosi a tratti coperti da megaforbie fino a circa 2000 metri di quota, quando si incrocia il sent. CAI 326 proveniente da forcella Magna. Man mano che si sale di quota l’ambiente si fa sempre più grandioso con il moltiplicarsi di rigagnoli e piccole cascate. Un traverso su prati conduce a un piccolo ripiano dove sorgeva la Baita del Pastore (2131 m, 1.30 h, sentiero E).
Arrivati a questo punto ci sono due possibilità: salire i “Lastroni” o seguire il “Trodo dei Aseni”. Per gli escursionisti più esperti è meglio optare per la prima opzione più impegnativa e divertente. La salita in questo caso è diretta con elementare arrampicata su ruvido granito alla destra di una cascata. La seconda opzione invece, è più lunga e segue in toto il sentiero che compie un largo tornante.
Verso oriente si intravedono i possenti Palon de la Banca (2729 m), il Sasso Largo e più in basso la Cresta delle Streghe (2588 m). A quota 2360 m s.l.m. i due percorsi si ricongiungono e in breve fra roccioni e ghiaie si raggiunge il meraviglioso Lago di Cima d’Asta, e il rifugio O. Brentari (2473 m s.l.m.). Sopra il bacino lacustre, spesso ghiacciato anche a inizio estate, si eleva maestosa e verticale la parete meridionale di Cima d’Asta raggiungibile dalla via Normale in un’ora circa di cammino su sentiero EE (escursionisti esperti). La discesa avviene in circa 3,00 ore per lo stesso itinerario di salita. In questo caso è consigliato seguire il Trodo dei Aseni.
Ulteriori informazioni
- Malga Sorgazza, Rif. O. Brentari
- In caso di emergenza contatta il 118
- Prepara bene l'escursione a casa
- Controlla il bollettino meteo prima di partire
- Scarponi da montagna con suola ben marcata, sono vivamente sconsigliate le scarpe da ginnastica;
- Abbigliamento adatto alle condizioni e alla stagione in corso
- bastoncini telescopici e lampada frontale.
- kit pronto soccorso
- Rispetta la natura e non uscire dai sentieri tracciati
- Se passate all'interno o vicino a proprietà private mantieni un comportamento civile e cortese
- Saluta sempre chi incroci lungo il tuo percorso
- Frequenta i rifugi e sii sociale condividendo le tue esperienze
- Non raccogliere fiori, vegetazione di varia natura o altro
- Non gettate e non abbandonate i rifiuti (i rifiuti si portano a valle).
- RISPETTA LA MONTAGNA!!!
- Preparate il vostro itinerario a casa
- Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
- Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
- Consultate i bollettini nivo-metereologici
- Se potete evitate di andare via da soli
- Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull'orario approssimativo di rientro
- Non esitate ad affidarvi ad un professionista
- Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
- In caso di dubbio non esitate a tornare sui vostri passi
- In caso di incidente date l'allarme chiamando il numero breve 112
Foto scattate durante l’escursione



Cime da salire
La vetta di Cima d’Asta può essere raggiunta dal rifugio O. Brentari seguendo inizialmente il sentiero CAI 364 che dopo aver superato strane conformazioni rocciose porta a La Forzeletta (2680 m). Si scende quindi ripidamente sul versante settentrionale (circa 80 m) fino alla conca di Lastè dei Fiori seguendo un canalino in parte attrezzato. Ci si porta sul costone orientale della montagna e fra detriti e camminamenti della Prima Guerra Mondiale si raggiungono i 2847 m s.l.m. della cima.
Il panorama è a dir poco spettacolare e nelle giornate limpide lo sguardo può osservare tutta la Pianura Padana, la Laguna di Venezia, la vicina catena del Lagorai, gran parte delle Dolomiti e le cime ghiacciate al confine con l’Austria. Poco sotto la vetta si trova il bivacco C. Cavinato (2840 m s.l.m.) posto a precipizio sul sottostante lago di Cima d’Asta. La salita richiede circa 1,30 h su sentiero EE. La discesa avviene per lo stesso percorso di salita.
- Comunian, Lorenzo (Autore)
Note
Escursione con notevole dislivello senza punti di appoggio intermedi e per questo adatta a persone allenate e con una buona conoscenza dell’ambiente alpino. In estate è consigliato portarsi via molta acqua per via dell’eccessivo calore e dell’impegno fisico. Questo è un tratto dell’Alta Via del Granito, percorso anulare composto da tre tappe giornaliere.
La roccia granitica fornisce un habitat difforme da quello che si può trovare nelle “Dolomiti classiche”. In questo contesto l’acqua non penetra fra le porosità della roccia e scorre in superficie, creando torrenti e cascatelle quasi ovunque. Il lago di Cima d’Asta, molto profondo, è un classico esempio di bacino scavato dall’azione glaciale.
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NOTA BENE: la percorribilità degli itinerari di montagna è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici. |
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.