Downburst: cos’è e come si forma

Downburst: cos’è e come si forma
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downburst

I downburst sono fenomeni meteo intensi e talvolta pericolosi caratterizzati da fortissime raffiche di vento da non confondere con le trombe d’aria o i tornado.

In questi giorni sentiamo parlare spesso alla televisione di fenomeni atmosferici intensi e violenti con un alto potere distruttivo e uno di questi è proprio il downburst. Questo fenomeno caratterizzato da forti raffiche di vento e pioggia/grandine con chicchi di grosse dimensioni non è da confondere con altri fenomeni come le trombe d’aria o gli uragani.

Tali fenomeni violenti sono scatenati dalle masse d’aria calda e fredda che si scontrano e dagli effetti del surriscaldamento del pianeta dei cambiamenti climatici che sconvolgono il clima di aree tranquille. Anche le Alpi e le Dolomiti vengono colpite da questi fenomeni meteorologici e per questo bisogna stare molto attenti.

Cos’è il Downbusrt

Il downburst è un fenomeno atmosferico legato spesso a grandi temporali, che consiste in correnti d’aria discendenti che si muovono violentemente verso il suolo. La rapida discesa di colonne d’aria fredda avviene da nubi a sviluppo convettivo.

Quando queste correnti arrivano al suolo generano fortissime raffiche di vento, anche superiori ai 100 km/h e che a volte acquisiscono un moto vorticoso. Queste raffiche di vento molto violente avvengono all’altezza del suolo e non vanno confuse, come a volte succede, con le trombe d’aria (o tornado), che si sviluppano invece su asse verticale.

Si tratta di un fenomeno meteo completamente diverso. In Italia è piuttosto comune in caso di grossi temporali e può causare gravi danni, anche alla vegetazione, portando allo sradicamento degli alberi.

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Come si origina un downburst

Il downburst consiste in una colonna d’aria fredda in rapida discesa all’interno di una nube temporalesca, che arriva al suolo con gran violenza propagandosi poi in tutte le direzioni, in modo radiale. La violenza è tale da essere comparata a uno scoppio (“burst”). Il termine inglese “downburst” viene proprio da lì.

I downburst sono l’evento finale del cosiddetto downdraft, corrente fredda discendente interna alla nube temporalesca. Per usare termini italiani, si può parlare di raffiche molto violente, tempesta di vento, bufera o fortunale.

Una volta al suolo la violenza delle raffiche può organizzarsi in modo vorticoso, ma a differenza delle trombe d’aria (o tornado), nei downburst non si ha il caratteristico cono verticale. Inoltre, come già detto la genesi è diversa.

Quando si formano i downburst

I downburst si originano durante grandi temporali. La pioggia forte e la grandine trascinano l’aria fredda presente in quota verso il basso. L’aria fredda è situata a quote elevate, dove le temperature sono molto più basse rispetto al livello del suolo. Queste correnti fredde discendenti precipitano verso il basso a gran velocità, raffreddandosi sempre più e con un contenuto di umidità molto inferiore rispetto alle circostanti masse d’aria calda ascendenti.

La corrente fredda arriva alla base della nube e raggiunge il suolo, dove inizia a spostarsi in tutte le direzioni, in maniera radiale, causando fortissimi colpi di vento, capaci di abbattere alberi o di sradicare tetti poco resistenti e strutture più leggere. Si generano anche moti vorticosi, ancora più pericolosi. I downburst provocano raffiche particolarmente pericolose per gli aerei in fase di decollo o atterraggio, perché difficilmente prevedibili. In Italia sono un fenomeno piuttosto comune in occasione di temporali.

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