Come scegliere la corda da arrampicata: guida all’acquisto11 min read


Come scegliere la corda da arrampicata? In questa guida all’acquisto andremo a rispondere a questa domanda, valutando cos’è questo strumento, i parametri da valutare e le sue caratteristiche. Per gli alpinisti e gli scalatori la corda è uno strumento indispensabile per salvaguardare la propria incolumità.
Cos’è una corda da arrampicata
Una corda da arrampicata è uno strumento composito, realizzato intrecciando una serie di fibre di nylon per creare un corpo unico che ha uno spessore e una lunghezza variabile ma con specifiche proprietà. Infatti la corda da arrampicata è leggera, resistente ed elastica, offrendo allo scalatore un punto di sostegno e al contempo proteggerlo in caso di caduta. Ma come funziona una corda? Si potranno individuare due elementi principali: l’anima e la calza.
- Anima: è il nucleo della corda composta da un intreccio di fibre sintetiche (trefoli). È la parte della corda che subisce il 70% delle forze sia in caso di caduta.
- Calza: è il rivestimento esterno, quasi sempre caratterizzato da colorazioni varie. L’integrità della calza permette di assorbire il restante 30% dell’energia utilizzata durante l’attività di arrampicata.
Utilizzi della corda da arrampicata
La corda da arrampicata viene utilizzata da alpinisti e scalatori per assicurarsi alla parete ed evitare di morire in caso di caduta a terra. E’ indispensabile quindi prestare attenzione nell’acquisto ma anche poi nella manutenzione e cura nel tempo. Alla corda leghiamo la nostra vita e quella del nostro compagno.
Possiamo avere diversi tipi di corda che variano nella lunghezza, nel diametro e in base alla ditta produttrice. Possiamo avere le corde per arrampicare in falesia o per fare vie mono tiri, oppure corde per arrampicare su vie di roccia oppure per arrampicare su cascate di ghiaccio o per procedere in cordata su ghiacciai. In base al tipo di attività va utilizzata anche il tipo di corda appropriato. Ad esempio se si va a fare una via ferrata poco frequentata e magari con noi abbiamo qualcuno che è meno esperto non sarebbe male portarsi con se uno spezzone di corda da 35 m da utilizzare in caso di emergenza per eseguire manovre di soccorso.
Ecco alcune corda da arrampicata della Edelrid:
- La corda On Sight Dry è una corda per arrampicata sportiva equilibrata per i professionisti e per i principianti. Grazie al trattamento Thermo Shield, l'impermeabilizzazione DRY e il diametro relativamente ridotto. Con il suo diametro di 9,5 mm, è stato dell'arte per ogni arrampicata. In anticipo gioca perfettamente i suoi vantaggi.
- Ideale per arrampicate sportive, indoor, palestre. Scivola facilmente attraverso le mani e si può suonare bene, è sempre comoda da maneggiare. Grazie all'impermeabilizzazione DRY è impermeabile e antimacchia.
- La On Sight Dry è prodotta in Germania ed è certificata Bluesign. Edelrid ha inventato la corda di guaina nel 1953 e quindi rivoluzionato gli sport di montagna. È utilizzabile direttamente senza formazione di grondaie grazie al sistema 3D. Basta estrarre la corda da arrampicata dalla confezione e si può iniziare immediatamente.
- Design innovativo
- Rotazione 3D arrotolata in modo da poterlo utilizzare subito, senza piegarsi e aggrovigliarsi
- Trattamento termico per una perfetta maneggevolezza
- La corda On Sight è una corda da arrampicata sportiva equilibrata. Grazie al trattamento Thermo Shield e al diametro relativamente ridotto, è molto versatile. Il On Sight è prodotto in Germania ed è certificato Bluesign.
- Ideale per arrampicata sportiva, indoor e palestre. Edelrid ha inventato nel 1953 la corda del rivestimento e ha rivoluzionato gli sport di montagna.
- Trattamento Thermo Shield: le corde sono rifinite termicamente per garantire la comprovata morbidezza delle corde Edelrid. I filati interni e rivestiti sono quindi perfettamente abbinati.
Da leggere: Nuove corde da arrampicata Edelrid
Le tipologie di corda da arrampicata
Ogni corda dovrà rispecchiare uno standard di sicurezza stabilito in base alla direttiva Europea 89/686/CEE, con riferimento alla normativa CE EN 892. A questo si aggiungono anche le regole previste dall’UIAA, ovvero l’Union Internationale des Associations d’Alpinisme, un ente internazionale il quale ha identificato dei parametri di costruzione delle corde, simili a quelle europee.
Al momento dell’acquisto darà indispensabile verificare la presenza di almeno una di queste certificazioni.
Le corde per l’arrampicata vengono definite dinamiche, propri grazie alla loro capacità di resistere a una serie di forze elastiche, differenziandosi dalle corde statiche che invece non prevedono queste caratteristiche. Le corde statiche hanno in genere un diametro più grande e vengono utilizzate dagli speleologi.
Si distinguono tre tipologie di corde dinamiche:
- Corda singola: definite anche come corda intera, si individua dalla presenza del simbolo “1” sull’etichetta. Sono corde caratterizzate per essere molto robuste, maneggevoli e capaci di resistere anche alle trazioni più elevate in caso di caduta. Ciò è possibile grazie al loro diametro che si aggira tra gli 8,5 mm e gli 11 mm.
- Mezze corde: sono versioni più leggere, identificate dal codice “1/2” presente sull’etichetta, dato che prevedono uno spessore che varia dagli 8 mm ai 9 mm. Vengono definite “doppie”, dato che vengono utilizzate in associazione con un’altra corda. Sono tra quelle più utilizzate nelle arrampicate classiche, in quelle sui ghiacciai o se è necessario affrontare punti di scalata con spostamenti laterali, offrendo un supporto migliore.
- Corde gemelle: vengono definite in questo modo, dato che devono essere utilizzate sempre in associazione con un’altra corda identica per spessore. Infatti prevedono un diametro inferiore rispetto agli altri modelli, che si aggira tra i 7 e gli 8 mm.
Per approfondire: Differenza tra corde singole, mezze corde e corde gemelle

Le caratteristiche tecniche di una corda da arrampicata
I parametri più importanti da valutare al momento dell’acquisto sono: la lunghezza e il peso, l’allungamento dinamico, quello statico, la forza di arresto e il numero delle cadute. Vediamoli assieme.
Lunghezza e peso
La lunghezza della corda influisce sulla tipologia di scalata e sul peso che dovrà essere trasportato. Infatti se si ci si trova una parete in cui procedere a zig-zag non sarà necessario portare una corda troppo lunga, ma asterranno dai 60 m ai 70. Invece, per percorsi più impegnativi, potrà essere necessario avere una lunghezza tra gli 80 m e i 100 m.
Naturalmente maggiore è la lunghezza della corda e in proporzione si avrà un peso più elevato. Sarà quindi importante controllare il rapporto peso/lunghezza e quindi valutare anche se scegliere una corda con uno spessore di diametro più ridotto.
Allungamento dinamico
È un parametro che indica la capacità elastica della corda di allungarsi nel momento in cui è sottoposta alla forza generata dal peso dell’arrampicatore durante la prima caduta, il cui valore non dovrà essere superiore il 40%. L’allungamento dinamico se è troppo basso, determinerà un’interruzione traumatica della caduta, mentre al contrario potrà allungarla generando un maggior pericolo per l’arrampicatore. La corda da arrampicata per questo motivo di definisce dinamica e differisce dalle corde statiche: è proprio l’allungamento assieme all’azione del mezzo barcaiolo (il nodo principale cin alpinismo) che svolge l’azione frenante e dissipa l’energia che altrimenti verrebbe assorbita dall’alpinista in caso di caduta.
Allungamento statico
È un parametro che si dovrà valutare se si vuol effettuare un’arrampicata con l’utilizzo di una corda dall’alto e il supporto di un compagno, molto utile per chi è alle prime esperienze. Se questo valore è troppo elevato si rischia di perdere metri in caso di tiro, oppure nelle prime fasi della scalata. Il valore di allungamento statico di una corda singola e di quelle gemelle dovrebbe essere intorno al 10%, mentre per le mezze corde non deve superare il 12%.
Forza di arresto
Nel momento in cui uno scalatore cade, il suo corpo è sottoposta all’attrazione di gravità che genera una forza specifica, la quale verrà scaricata sull’imbracatura, i punti di ancoraggio e sulla corda (catena di assicurazione). La forza di arresto è quindi uno dei principali parametri da valutare al momento dell’acquisto di una corda, dato che indicherà la capacità della stessa di dissipare questa energia, portando quindi a una decelerazione della velocità di caduta fino alla fase di arresto finale. Questo fattore è indispensabile al fine di evitare eventuali danni allo scalatore dovuti a una decelerazione troppo elevata. L’unità di misura della forza di arresto è il kN, ovvero il chilogrammo Newton, e dovrà essere compresa tra gli 8 kN e i 12 kN.
Numero di cadute
Infine, altro valore da considerare è il numero di cadute che una corda da arrampicata può sopportare prima di danneggiarsi. Il parametro di riferimento è il fattore caduta, che indica la forza che viene scaturita dalla caduta espressa con una numerazione da 0 a 2. In base alle normative EN 892 e UIAA, una corda da arrampicata deve essere capace di resistere per le prime 5 cadute a una forza pari a 1,77.
Da leggere: Attrezzatura per arrampicata sportiva

Quando sostituire una corda da arrampicata
Essendo molto importante la corda, come tutta l’attrezzatura tecnica, deve essere periodicamente ispezionata e trattata con molta cura al fine di preservarne anche le caratteristiche a lungo. In particolare per quanto riguarda la corda da arrampicata è fondamentale analizzare la calza e vedere se ci sono zone usurate in cui fuoriescono i trefoli.
L’attrezzatura per arrampicare (corda, cordini, rinvii, moschettoni, etc.) vengono utilizzati per anni e anche per fare attività diverse. La cosa migliore è sostituire la corda quando è usurata e possibilmente averne una per ogni utilizzo: una per arrampicare in falesia, una per fare vie di roccia, una per l’utilizzo invernale (trattamento dry). Utilizzare una corda per fare più attività non è il massimo.
In condizioni ottimali di luce, aria e temperature una corda può durare anche 10 anni ma l’utilizzo intenso, l’esposizione all’acqua, ai raggi ultravioletti del sole, al freddo, al calore e agli sbalzi termici, le cadute, le abrasioni sulla roccia, lo sporco, possono ridurre la sua durata. Mediamente per un uso intensivo è bene sostituire la corda ogni 4-5 anni soprattutto se si sono fatte anche delle cadute. In caso di dubbio è meglio portarla a qualche esperto o farla vedere a una Guida Alpina che ci saprà dire se è ora di sostituirla o meno.
Accorgimenti utili
Una cosa che possiamo fare per controllare lo stato di salute della corda analizzandola prima e dopo l’arrampicata. Basta palpare con le dita delle mani la corda da capo a capo e sentire la consistenza; se ci sono dei punti più molli e deboli significa che l’anima e la calza si sono staccate e quindi deve essere sostituita immediatamente. In genere le abrasioni e altri danni si possono vedere ad occhi nudo guardando la calza ma a volte le insidie sono interne. Altra cosa è bene tenere a mente la data di scadenza della corda e annotare su un libretto tutto quello che la corda ha subito (voli, strappi, lesioni, etc.).
Altri accorgimenti utili per preservarne la durata e la qualità della corda sono:
- Se possibile usare un telo prima di appoggiarla a terra;
- Non calpestarla;
- Evitare di farla asciugare al sole;
- Evitare il contatto con sostanze grasse, oli e resine;
- Riporla stesa oppure appesa al muro con un cordino al buio e in un luogo fresco e asciutto;
- Lavarla ogni tanto dopo l’utilizzo.
Come pulire una corda da arrampicata
Un aspetto fondamentale per mantenere più a lungo e in buono stato di salute la corda è la pulizia e il lavaggio della stessa. Col passare del tempo infatti lo sporco, la polvere, il terriccio, etc. tendono a sporcare la corda. Questa rimane comunque un’operazione delicata per non rischiare di rovinarla.
Esistono fondamentalmente due modi per pulire la corda da arrampicata:
- Lavaggio con acqua tiepida: si riempie la vasca da bagno o una bacinella con acqua tiepida (attorno ai 30°) e si immerge la corda in modo che sia completamente sott’acqua. Si aggiunge un sapone/detergente delicato e si inizia a strofinare e muovere delicatamente la corda. Fatto questo si elimina l’acqua sporca e si risciacqua la corda sempre con acqua tiepida. A questo punto basta stenderla su un asciugamano tenendola aperta in un luogo ventilato ma non sotto i raggi diretti del sole. La corda si deve asciugare in modo naturale.
- Lavaggio con spazzola: questa tecnica di solito si usa quando si arrampica in falesia. Esistono in commercio alcune spazzole apposta per pulire le corde. Una volta terminato di arrampicare, prima di riporla nella sacca, facendoci aiutare dal nostro compagno di cordata passiamo la corda con la spazzola per rimuovere lo sporco.
Per approfondire: Come lavare e pulire la corda da arrampicata senza rovinarla
Trattamenti corda da arrampicata
Una corda da arrampicata è sottoposta a condizioni climatiche molto dure, con sbalzi di temperatura, umidità, pioggia, abrasione su superficie ruvide e continue sollecitazioni. Per questo tutti i principali produttori sottopongono questo strumento a una serie di trattamenti aggiuntivi al fine di mantener le sue qualità nel tempo.
- Resistenza all’acqua: la corda verrà trattata con prodotti chimici che la rendono idrorepellente. Questa operazione può riguardare solo la parte della calza, l’anima oppure tutta la struttura della corda.
- Resistenza all’abrasione: è un procedimento che permette di aumentare la capacità della calza di resistere all’azione abrasiva generata dallo sfregamento su rocce, moschettoni e polvere.
- Trattamento anti usura: prevede l’utilizzo di rivestimenti specifici che permettono di mantenere le prestazioni della corda nel tempo senza farle perdere la sua elasticità e la morbidezza.
Ecco alcune corde da arrampicata della Mammut:
- Allround, Alpines Sportklettern
- Attività specifica: Arrampicata sportiva
- Diametro: 9.8 mm
- Lunghezza corda: 50 m
- Resistenza all'abrasione ottimizzata grazie alla finitura a secco.
- UIAA (corda singola 80 kg): 9-10
- Allungamento statico corda semplice: 7%
Accessori: Sacca porta corda
Un accessorio indispensabile per chi arrampica in falesia o pratica l’arrampicata sportiva indoor è la sacca porta corda. La corda infatti tende a sporcarsi oppure a essere colpita dai raggi del sole. Un buon sistema per tenerla protetta è quello di utilizzare una sacca dove riporla. Quando si usa la corda poi bisogna aprire la sacca e fare in modo che la corda stia sopra il telo mentre assicuriamo il compagno. La sacca porta corda inoltre facilita il trasporto rendendo la cosa più semplice e comoda. Di solito quando si acquista una corda è sprovvista di questo accessorio che bisogna prenderlo a parte.
- Edelrid Liner 721120002190 Rope Bag 3.0 x 37.6 x 30.8 cm Night / Oasis
- 3.0 x 37.6 x 30.8
- Zaino porta-corda con forma a bauletto e ampio telo con pozzo centrale che permette di contenere la corda durante l’uso e il trasporto
- Ampio telo integrato con quattro asole per fissare l’estremità della corda, una di colore rosso per identificare il capo di corda da utilizzare
- La zip di apertura/chiusura presente sullo schienale e il telo integrato, permettono di accedere e/o riporre la corda in modo semplice e rapido
- Prodotto di marca Salewa
- Tasche laterali
- Tasca interna portavalori
LEGGI ANCHE: Migliori sacche porta magnesite: Recensioni e Prezzi
Libri consigliati:
Questi sono tre Manuali del CAI che servono sia ai principianti ma anche a chi è già esperto per conoscere e migliorare la tecnica. Sicuramente l’unico modo per imparare ad arrampicare è la pratica sul campo ma come in tutte le cose anche conoscere la teoria è fondamentale.
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ATTENZIONE: Questo articolo è solo a scopo informativo e non pretende di spiegare esaustivamente il corretto funzionamento dei vari attrezzi citati, per cui si rimanda ai rispettivi manuali di utilizzo. Le informazioni contenute in questo articolo sono semplicemente delle linee guida. Se hai bisogno qui puoi trovare dei link utili per le tue uscite in montagna. Se non hai un dispositivo GPS, a questo link trovi una serie di dispositivi adatti all'escursionismo in montagna. |
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.