Alta Via delle Dolomiti n. 3 (o Alta Via dei Camosci)5 min read

L’Alta Via delle Dolomiti n.3 (o Alta Via dei camosci) è un percorso straordinario, che si sviluppa per sentieri in 8 tappe e quasi 100 km di lunghezza, adatto a escursionisti esperti, partendo dai pressi di Dobbiaco per arrivare fino all’abitato di Longarone.
Cos’è l’Alta Via n.3
L’Alta Via delle Dolomiti n.3, viene chiamata anche “Alta Via dei Camosci”, perchè i sentieri seguono le tracce di questi animali. L’intero percorso, lungo quasi 100 Km è suddiviso in 8 tappe con possibilità di fermarsi nei vari rifugi e bivacchi per dormire e per mangiare. Volendo si può utilizzare una tenda da trekking per fare un’esperienza wild al 100% ma consiglio di pernottare in rifugio dove c’è anche la possibilità di farsi una doccia e mangiare un pasto caldo. Con trekking lunghi e impegnativi è fondamentale riposare bene, mangiare e perchè no avere anche un pò di relax.
L’Alta Via delle Dolomiti n. 3 inizia dalla cittadina di Villabassa nei pressi di Dobbiaco e arriva fino a Longarone, la cui notorietà è tristemente legata alla tragedia della diga del Vajont, ed è un itinerario escursionistico adatto a chi ha giù un minimo di esperienza in ambiente montano. Non è necessario utilizzare l’attrezzatura da ferrata in quanto nei punti più esposti ci sono dei tratti ben attrezzati. Per gli escursionisti più esperti è possibile seguire delle varianti rispetto al percorso classico, soprattutto nella prima parte dell’Alta Via. È possibile anche intraprendere il trekking partendo da Misurina.
Lungo il percorso dell’Alta Via dei camosci, si possono vedere numerose testimonianze storiche risalenti all’epoca della Prima Guerra Mondiale, come vecchie fortificazioni, gallerie, postazioni militari e trincee, ma anche bellissimi scorci panoramici verso gruppi dolomitici, come le Tre Cime di Lavaredo, il Cristallo e il Monte Pelmo, Sorapìss, del Monte Rite e del Bosconero.
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Dati tecnici
Di seguito alcuni dati tecnici dell’itinerario:
- Percorso: Villabassa-Niederdorf (BZ)-Longarone (BL)
- Giorni di percorrenza: 8
- Lunghezza del Percorso: 100 km circa
- Rifugi lungo il percorso principale: 8
- Bivacchi lungo il percorso principale: 1
- Ristori lungo il percorso principale: 7
- Tappa più lunga: da Villabassa-Niederdorf el Rifugio Vallandro – I tappa – tempo di percorrenza 8 ore
- Tappa più breve: da San Vito di Cadore al Rifugio Venezia- tappa IV – tempo di percorrenza 3 ore e 30 minuti
- Tempo totale di percorrenza: 41 ore, escluse le varianti
- Difficoltà: E, EE, brevi tratti EEA
- Dislivello totale in salita: 6200 m circa
- Dislivello totale in discesa: 6800 m circa
- Dislivello massimo in salita: 1500 m, da Villabassa-Niederdorf al Rifugio Vallandro
- Dislivello massimo in discesa: 1505 m, dal Rifugio Vandelli a San Vito di Cadore
- Quota massima: Forcella Ciadin del Loudo, 2378 m
- Quota minima: Longarone, 474 m
- Gruppi dolomitici interessati: 5
- Periodo consigliato: giugno-settembre
- Segnaletica: buona ovunque
Cartografia consigliata
Per quanto riguarda l’orientamento, io consiglio sempre di utilizzare le cartine topografiche con bussola e in appoggio anche applicazioni per il telefono con la traccia GPX registrata come ad esempio Outdooactive. E’ sempre bene avere un doppio controllo sulla cartina e sull’app nel cellulare per sapere sempre dove siamo e capire quanto manca alla fine della tappa e del giro.
Per fare l’Alta Via n. 3 avrai bisogno delle seguenti carte topografiche della Tabacco in scala 1:25.000:
- Carta Tabacco n.031 “Dolomiti di Braies”: da Villabassa a Carbnonìn;
- Carta Tabacco n.03 “Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane”: da Carbonìn a San Vito di Cadore;
- Carta Tabacco n.025 “Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine”: da San Vito di Cadore a Longarone.
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Le tappe
Tappa n. 1: Villabassa – Niederdorf – Rifugio Valandro – Durrensteiinhutte
- Dislivello: 1500 m in salita e 620 m in discesa
- Lunghezza: 17 km circa
- Tempo di percorrenza: 8 ore
- Sentiero: n. 27, 15, 16, 33, 30, 37, SS51
- Difficoltà: EE
Tappa n. 2: Rifugio Vallandro – Rifugio Vandelli
- Dislivello: 370 m in salita e 980 m in discesa su sentiero
- Lunghezza: 12 km circa su sentiero + 15 km in auto
- Tempo di percorrenza: 5 ore + tempo di percorrenza del collegamento in auto
- Sentiero: n. 34, SS48b e n. 48, 215
- Difficoltà: EE, breve EA
Variante I: Dal Rifugio Vallandro al Rifugio Vandelli per la Val di Specie, Carbonìn, Statali 48b e 48 per Misurìna e Passo Tre Croci;
Variante II: dalla Val di Landro al Passo Tre Croci per la Val Popéna e al Rifugio Vandelli.
Tappa n. 3: Dal Rifugio Vandelli a San Vito di Cadore
- Dislivello: 600 m in salita e 1505 m in discesa
- Lunghezza: 18 km circa
- Tempo di percorrenza: 7 ore
- Sentiero: n. 215, 216, 223, 214, 426
- Difficoltà: EE, breve EA
Variante III: Dal Rifugio Vandelli a San Vito di Cadore per il Percorso alpinistico attrezzato “Francesco Berti”
Tappa n. 4: Da San Vito di Cadore al Rifugio Venezia
- Dislivello: 990 m in salita e 55 m in discesa
- Lunghezza: 10 km circa
- Tempo di percorrenza: 3 ore e 30 minuti
- Sentiero: n. 470
- Difficoltà: E
Tappa n. 5: Dal Rifugio Venezia al Rifugio Remauro – Forcella Cibiana
- Dislivello: 500 m in salita e 900 m in discesa
- Lunghezza: 15 km circa
- Tempo di percorrenza: 6 ore
- Sentiero: n. 471, 475, 493, 456, 494, 478, 479
- Difficoltà: EE
Tappa n. 6: Dal Rifugio Remauro – Forcella Cibiana al Rifugio Casera di Bosconero
- Dislivello: 460 m in salita e 540 m in discesa
- Lunghezza: 6 km circa
- Tempo di percorrenza: 3 ore e 30 minuti
- Sentiero: n. 483, 485
- Difficoltà: EE
Tappa n. 7: Dal Rifugio Casera di Bosconero al Bivacco Tovanella per il Viaz de le Ponte
- Dislivello: 1040 m in salita e 820 m in discesa
- Lunghezza: 8 km circa
- Tempo di percorrenza: 5 ore
- Sentiero: n. 490, 482
- Difficoltà: EE, tratto EEA
Tappa n. 8: Dal Bivacco Tovanella a Longarone
- Dislivello: 150 m in salita e 1365 per scendere a Longarone
- Lunghezza: 10 km circa
- Tempo di percorrenza: 3 ore
- Sentiero: n. 482
- Difficoltà: E, T
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PER QUESTA ALTA VIA POTREBBE SERVIRTI:
NOTA BENE: la percorribilità degli itinerari di montagna è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici. |
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Classe 1983, fin da bambino ho avuto la passione per la montagna, gli sport all’aria aperta e la natura. Nel 2011 mi sono iscritto al C.A.I. dove ho seguito diversi corsi. Oggi la montagna è una passione viva più che mai oltre che uno stile di vita. La voglia di condividere questa mia passione è il motivo per cui ho deciso nel 2020 di fondare questo Blog per mettere al servizio degli altri tutte le mie conoscenze.