10 escursioni da fare ad Asiago: gli itinerari più belli16 min read

10 escursioni da fare ad Asiago: gli itinerari più belli16 min read
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Asiago, comune della provincia di Vicenza, è il principale centro dell’altopiano dei Sette Comuni, confina con il Trentino ed è stato capitale della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.
Ancora oggi, lungo i sentieri e i forti si possono trovare le tracce dei terribili fatti occorsi durante la Prima Guerra Mondiale. Infatti, Asiago durante la Grande Guerra, poiché era considerata terra di nessuno, fu rasa al suolo da devastanti bombardamenti.

altopiano di asiago
Veduta dell’Altopiano di Asiago

Asiago e il suo Altopiano

L’Altopiano di Asiago o dei Sette Comuni ora è composto da otto Comuni: Asiago, Enego, Foza, Gallio, Luisiana, Conco, Roana e Rotzo. Conco è l’ottavo Comune: alla nascita della Reggenza dei Sette Comuni ancora non esisteva in quanto faceva parte della contrada di Lusiana.

Quest’altopiano sorge in Veneto a 1000 metri di altitudine ed è una meta molto ambita dai turisti, sia nel periodo invernale, sia in quello estivo. Il panorama mozzafiato che può essere osservato, dopo aver percorso una strada ripida di dieci tornati, non lascia spazio alla immaginazione in quanto i vasti prati, gli alti campanili dei paesi e la corona di vette, risultano per la vista una visione quasi fiabesca.

Ne fanno parte le zone di Ortigara, Cima Portule, Cima Larici le quali sono ancora oggi percorsi da escursionisti appassionati non solo dello sport ma anche della storia passata, infatti risultano tuttora visibili e visitabili diversi forti tra cui quelli di Campolongo, di Interrotto e di Verena; mentre sulla cima del colle Leiten è possibile scorgere al Sacrario Militare dove si trovano le spoglie di oltre 54.000 soldati caduti in guerra.

Il Museo di Zebio, che si trova sul Monte Ortigara, invece, è il luogo di battaglia più conosciuto della zona e qui sono ben visibili trincee, camminamenti e ricoveri. Nel Comune di Gallio possono trovarsi diverse strutture sportive tra cui il trampolino da sci, impianti per lo sci alpino (d’estate si trasforma in un bike park).I numerosi luoghi incantevoli che danno vita all’altopiano di Asiago consentono, sia in inverno, sia in estate, di poter combinare tra loro le passioni per la natura, lo sport, la storia e la cultura.

altopiano di asiago
Altopiano di Asiago

Gli sportivi possono frequentare centri equestri, campi da golf e da tennis, piscine coperte; praticare rafting, hidrobob, pattinaggio, sci di fondo (sono presenti oltre 500 Km di tracciati) e percorrere numerosi sentieri in mountain bike. È possibile, per coloro che lo desiderano, percorrere sentieri e passeggiate sulla neve muniti di ciaspole. A tal proposito ti potrebbe interessare questo articolo: Come fare un’escursione sulla neve in sicurezza.

Libri Grande Guerra

Per approfondire sul tema della Grande Guerra e la storia dell’Altopiano di Asiago ti consiglio di acquistare e leggere questi tre libri:

Strade e sentieri dell'Altopiano dei Sette Comuni. Storie di guerra, vita e passioni in 52 itinerari
(Italiano) Copertina flessibile – 24 giugno 2020

I sentieri della grande guerra. Memorie in quota. Itinerari tra storia, letteratura, escursioni

(Italiano) Copertina flessibile – 14 giugno 2018

Il sergente nella neve (Italiano) Copertina flessibile

10 febbraio 2014

10 escursioni ad Asiago da non perdere

L’altopiano di Asiago offre attività per ogni livello di preparazione, dal più elementare al più articolato, infatti, grazie alle sue dolci pendenze è possibile praticare escursioni adatte ad ogni livello. Sull’Altopiano dei Sette Comuni è possibile percorrere sentieri dai più semplici ai più difficili sempre immersi nel verde e nella storia con resti della Grande Guerra ancora ben visibili.

Sull’Altopiano non si superano i 2000 m di quota ma si hanno scorci e panorami bellissimi che mirano le vette delle Prealpi e delle Dolomiti. Di seguito verranno gerite 10 imperdibili escursioni che possono essere intraprese ad Asiago e sul suo Altopiano.

Come spiego sul mio articolo Come preparare bene un’escursione a casa, è importante guardare bene l’itinerario e procurarsi una cartina topografica da mettere nello zaino. Nello specifico per fare le escursioni sul magnifico altopiano di Asiago ti serve la carta topografica Tabacco 050. 

Inoltre per fare queste escursioni potrebbe esserti utile:

1) Monte Ortigara

Partenza: Piazzale Lozze metri 1770
Arrivo: Cima Ortigara metri 2110
Dislivello: 350 metri;
Durata: 3 ore

Ideale per appassionati di trekking, passeggiate, storia e cultura; questa escursione può essere compiuta solo a piedi e la durata è di 3 ore circa (andata e ritorno). Sono presenti sentieri ripidi e nelle vicinanze non sono presenti zone abitate o strutture ricettizie.

L’escursione al Monte Ortigara è una delle più importanti dal punto di vista turistico, in quanto attrae numerosi turisti amanti della storia, infatti, il principale tema di questa escursione è quello della Grande Guerra.
L’escursione ha inizio presso il Piazzale di Lozze a Gallio e prosegue attraverso il sentiero n. 840 che in un’ora e 25 minuti porta sulla cima del Monte Ortigara.

cartina cima ortigara

Un po’ di storia

Dal 10 al 25 giugno 1917 si svolse la battaglia dell’Ortigara che vide impiegati, per il possesso del Monte Ortigara, circa 400 mila soldati: questa battaglia fu denominata dal Comando Italiano Azione K. Detto luogo è stato ribattezzato come il Calvario degli Alpini in quanto caddero 28 mila soldati italiani, senza contare i feriti e i dispersi inviati a combattere una battaglia definita impossibile, contro la loro volontà e priva di adeguata strategia in quanto i comandanti non erano neppure a conoscenza della condizione dei luoghi, tant’è vero che l’allora Generale Ettore Mambretti venne rimosso dal comando in quanto considerato il principale responsabile della disfatta.

Itinerario

L’escursione ha inizio dal centro di Gallio e deve proseguire in direzione dei rifugi Campomulo e Campomuletto: il tragitto che porta da Campomuletto al Piazzale Lozze è di circa 9 km ma occorre far presente che questa strada, per un certo tratto diventa sterrata e che, purtroppo, essendo dissestata viene consigliato di non percorrerla con autovetture troppo ribassate; risulta più veloce durante l’ultima parte in quanto risulta essere asfaltata (a causa dello stato della strada il tempo di percorrenza è da stimare in 50 minuti).

Giunti al Piazzale Lozze (1700 s.l.m.) si può parcheggiare l’auto e, attrezzati con il giusto equipaggiamento, si può dar via all’escursione vera e propria, attraverso le indicazioni che si trovano in loco dove, appunto, sono presenti cartelli esplicativi dell’Eco Museo della Grande Guerra e tutte le rappresentazioni della storia e della battaglia dell’Ortigara.

Procedendo lungo il sentiero n. 840 si può ammirare la Chiesetta del Lozze edificata a seguito della battaglia del 1917 dagli Alpini del battaglione Verona. Accanto alla chiesetta si trova il rifugio Cecchin e un ossario, proseguendo il cammino ci si imbatte poi nella colonna con la Madonna, posta in cima al Monte Lozze e da qui si può ammirare il meraviglioso paesaggio del Monte Ortigara e delle altre vette dell’altopiano di Asiago. In questa zona è ben visibile la presenza di trincee e gallerie risalenti alla battaglia del 1917.

Riprendendo il cammino, sempre sul sentiero n. 840, costellato da bandierine tricolore disegnate sulle rocce (da qui il nome di sentiero tricolore) si arriva a Baito Ortigara il quale offre rifugio a coloro che dovessero aver bisogno di un riparo durante il maltempo.

Proseguendo lungo il Coston dei Ponari si può visitare la trincea scavata dall’esercito austroungarico, mentre dopo pochi minuti si arriva sulla cima del Monte Ortigara (2100 metri s.l.m.) dove è situato un monumento ai caduti su cui è inciso “per non dimenticare”. Avanzando ancora si raggiunge il Cippo Austriaco e qui è d’obbligo una sosta per ammirare il panorama sulla Valsugana.

Oramai, giunti in cima, non resta che iniziare la discesa verso valle, questa è contrassegnata e facilitata dalla presenza del classico cordino metallico che è sempre un valido aiuto nella fase di discesa. Lungo il percorso del rientro si può esplorare la Galleria Biancardi, intitolata al Colonello Biancardi, si procede verso il Passo dell’Agnella, sempre attraverso il percorso 840, fino a giungere al punto di partenza, ovvero al Piazzale Lozze.

monte ortigara
Cima monte Ortigara

2) Cima Portule e Cima Larici

Partenza: Malga Larici (1625 metri s.l.m)
Arrivo: Cima Portule (2308 metri s.l.m.)
Dislivello: 638 metri;
Durata: 6 ore

Ideale per via della lunghezza è da ritenere un’escursione molto impegnativa; quest’escursione merita lo sforzo in quanto offre dei meravigliosi panorama sul Laghi di Levico e Caldonazzo.

cartina cima portule

Itinerario

L’escursione può avere inizio dal rifugio Larici o da Malga Larici presso i quali può essere lasciata posteggiata l’auto.
Il sentiero da percorrere per 40 minuti circa è il n. 825, con partenza prevista dal rifugio Larici fino all’arrivo presso la bocchetta Larici immersa in meravigliosi boschi e pascoli di mucche. In primo piano si possono ammirare i laghi di Levico e Caldonazzo incorniciati dalla spettacolare Alpe Cimbra.

Proseguendo l’itinerario, a distanza di 20 minuti, si giunge a Cima Larici (2000 metri s.l.m.): anche da qui la vista è incantevole. Continuando il percorso si arriva a Porta Renzola e percorrendo la ripida salita si giunge Cima Pòrtule (2308 metri s.l.m.) da qui, se si vuole, si può proseguire fino ad arrivare a Bocchetta Pòrtule (1937 metri s.l.m.) dove è assolutamente consigliato fare delle soste per osservare i ginepri, i pini mughi e i rododendri.

Anche questa zona è stata teatro di avvenimenti bellici, infatti, si può visitare una galleria che venne trasformata in un centro di raccolta dell’acqua che veniva distribuita dal fondo della Val d’Assa alle truppe austriache.

cima portule
Cima Portule

3) Monte Zebio

Partenza: Croce di Sant’Antonio
Arrivo: Monte Zebio
Durata: 3 ore e 30 minuti

Ideale questa zona è percorribile anche da persone poco attive e non abituate a camminare in quanto prevede un cammino piuttosto facile.

cartina monte zebio

Itinerario

L’escursione ha inizio presso la Croce di Sant’Antonio, qui si possono trovare le indicazioni per il Monte Zebio; seguendo queste, dopo circa mezz’ora, si giunge ad un primo bivio che a sinistra porta al cimitero della brigata Sassari mentre a destra si prosegue verso il Monte Zebio e l’ecomuseo.

Procedendo in direzione del Monte Zebio possono incontrarsi diverse testimonianze della Prima Guerra Mondiale tra cui il cratere causato dall’esplosione della mina di Scalambron: l’8 giugno 1917, presumibilmente a causa di un fulmine, esplose una mina italiana che causò la tragica morte del presidio della brigata Catania. Lungo tutto il percorso si possono facilmente trovare numerose testimonianze di quell’epoca segnalate e raccontate da cartelli che ne narrano le vicissitudini.

Una volta arrivati a destinazione si può ammirare dall’alto Malga Zebio e il suo grazioso laghetto, qui si può continuare il percorso storico attraverso la lettura dei costanti cartelli che narrano dei combattimenti e degli eventi che sono accaduti in queste zone. Sono ancora preseti trincee, camminamenti, gallerie e postazioni che sono state, con il tempo, salvaguardate per permettere alla storia di essere raccontata. Il ritorno verso la Croce di Sant’Antonio può essere intrapreso attraverso il sentiero n. 882 che prevede una seconda visita alla mina di Scalambron.

monte zebio
Cippo Monte Zebio

4) Monte Cengio

Partenza: Piazzale Principe di Piemonte
Arrivo: Monte Cengio
Durata: 2/3 ore

Ideale: è un percorso semplice ma è poco consigliato, per la presenza di tratti esposti, a gite con bambini e con persone che soffrono di vertigini.

cartina monte cengio

Itinerario

L’escursione presso il Monte Cengio è, anch’esso un percorso intriso di storia, ed è uno dei più apprezzato e noti dell’Altopiano di Asiago. Quest’itinerario lungo il sentiero La Granatiera è piuttosto semplice. La partenza è prevista dal Piazzale Principe di Piemonte e proseguendo, per circa 4 km, lungo il percorso La Granatiera si arriva sulla cima del Monte Cengio.

Lungo tutta La Granatiera è possibile imbattersi in una lunga serie di gallerie, trincee e camminamenti a strapiombo sulle Valdastico che conducono a Piazzale dei Granatieri, la cima del Monte Cengio si raggiunge percorrendo alcune salite e attraversando altre gallerie.

monte cengio
Percorso del Monte Cengio

5) La strada del Vecchio Trenino

Partenza: centro di Asiago
Durata: 11 km
Dislivello: 250 metri

Ideale è un percorso molto facile adatto a tutti, anche famiglie con bambini e passeggini al seguito.

Itinerario

Questa escursione può essere svolta sia a piedi sia in bicicletta e tocca le località di Canove, Cesune e Campiello ed è un’alternanza tra prati e bosco, ai margini dei paesi e lontano dalle strade trafficate.
L’escursione ha inizio presso il centro di Asiago nel quale è presente l’antica stazione dei treni (inaugurata nel 1910 e chiusa nel 1958) e prosegue lungo il tracciato della ferrovia che una volta collegava la pianura all’altopiano, procedendo lungo il Costo, ad una velocità di 10 km l’ora.

Il primo paesino che si incontra lungo il percorso è Canove, questo sentiero è contornato da bellissimi spazi verdi, prati e colline, di un verde così intenso da farne innamorane; a Canove è possibile visitare il museo della grande guerra e una locomotiva simile a quelle dei treni a cremagliera che percorrevano la vecchia ferrovia. Lasciato il centro di Canove, il percorso continua all’interno di un meraviglioso bosco di abeti rossi, bianchi e pini che lasciano spazio alla strada della ferrovia scavata all’interno delle pareti rocciose ormai ricoperta di piante e vegetazione. Sono sempre presenti cartelli che segnalano il percorso e che raccontano un po’ di storia. Giunti a Cesuna si prosegue fino alla prima galleria (350 metri) e si procede con il ritorno verso Asiago.

strada vecchio trenino
Strada del vecchio trenino

6) Giro delle Malghe di Asiago

Partenza: impianti di risalita Melette 2000
Arrivo: Gallio
Durata: 3 ore

Ideale: è un percorso molto facile adatto a tutti.

giro delle malghe
Il giro delle malghe nei pressi di Gallio

Itinerario

L’escursione ha inizio presso gli impianti di risalita di Melette 2000, si percorre il sentiero n. 850 il quale passa attraverso diverse malghe e casere fino a raggiungere Malga Fiara e Fiaretta. Una volta giunti a Fiaretta si procede, attraverso una strada sterrata, verso Gallio, durante questo cammino si può fare una sosta presso il rifugio di Campomuletto.

formaggio di malga
Formaggio di malga

7) Forte Campolongo

Partenza: Rifugio Campolongo
Arrivo: Forte Campolongo
Durata: 2:30 ore

Ideale è un percorso molto facile adatto a tutti.

cartina forte campolongo

Itinerario

Questo percorso è adatto a tutti per via della sua semplicità: la partenza è prevista dal Rifugio Campolongo e, dopo una breve, salita è possibile raggiungere il Forte. Da qui si può ammirare il panorama in quanto questo Forte è stato costruito in cima, in posizione panoramica, tale da consentirgli di dominare la Val D’Astico.

Al forte ci si può arrivare o attraverso la salita della strada militare che non ha delle eccessive pendenze o percorrendo un sentiero che consente di visitare anche la Caverna dello Sciason (un inghiottitoio carsico avente una profondità di diverse decine di metri).

forte campolongo
Forte Campolongo

8) Forte del Monte Interrotto

Partenza: Camporovere
Arrivo: Forte di Monte Interrotto
Durata: 5 ore
Dislivello: max 450 metri

Itinerario

Il Forte di Monte Interrotto è stato edificato nel 1887, le sue mura sono in pietra e laterizio ed è incontestata la somiglianza ad un castello medioevale, nonostante risalga ad un forte della Prima Guerra Mondiale; fa parte dell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine. Il suo nome prende il nome dalla cima sulla quale è costruito, appunto il Monte Interrotto.

Il Forte è situato sopra l’abitato di Camporovere e si può raggiungere, da Asiago, attraverso la strada provinciale per Trento la quale conduce a Camporovere, una volta giunti in questo Comune occorre mantenere la destra in direzione del Monte Rasta dove inizia una strada sterrata che porta, attraverso una serie di tornanti, alla Caserma difensiva dell’Interrotto.

forte monte interrotto
Forte Monte Interrotto

9) Monte Zovetto

Partenza: cappella di Sant’Antonio
Arrivo: rifugio Kubelek
Durata: 2 ore

Itinerario

L’escursione può avere inizio da Cesuna dove vi sono le indicazioni per i cimiteri militari di Val Magnaboschi (l’auto può essere posteggiata nei pressi della cappella di Sant’Antonio). Vi sono due cimiteri: quello inglese, gestito dal Commonwealth War Graves Commission e quello italo- austriaco, denominato anche degli abeti mozzi in quanto le lapidi furono sostituite da tronchi di abete. Superati i due cimiteri il sentiero conduce verso ad un bosco e oltrepassato questo si arriva ad una strada asfaltata che porta, all’ingresso alle trincee inglesi.

Questa zona era occupata dalle truppe inglesi giunte in Italia difesa degli alleati (durante l’offensiva austriaca del giugno 1918). È possibile visitare le trincee e percorrere i camminamenti all’interno dei quali rivivono le postazioni occupate dai soldati che utilizzavano le mitragliatrici blindate, infatti, all’interno delle trincee sono ancora presenti delle scritte lasciate dai soldati come ad esempio questa frase “Oggi qui, domani chissà”. Superata questa zona si arriva al rifugio Kubelek, punto panoramico dal quale osservare la vastità dell’Altopiano dei Sette Comuni.

monte zovetto
Monte Zovetto

10) Castelloni di San Marco

Punto di partenza: Gallio
Durata: 4/5 ore
Dislivello: 377 metri

Ideale è un sentiero non molto impegnativo ma occorre considerare che nell’area non sono presenti punti di appoggio o rifugi.

cartina castelloni di san marco

Itinerario

I Castelloni di San Marco si trovano nella zona nord dell’Altopiano di Asiago e il loro complesso da vita ad un particolare ed unico labirinto di roccia, infatti il percorso del labirinto è intervallato da un centinaio di incroci resi percorribili dai soldati italiani negli anni 1915-1978. Il sentiero che deve essere percorso è il numero 845 e su questo sono presenti diverse indicazioni che indicano le vie del labirinto.

castelloni di San marco
Castelloni di San Marco

Asiago con la neve

Questi che ho indicato sono solo 10 dei numerosissimi sentieri che si possono fare sull’Altopiano di Asiago. L’altopiano di Asiago non raggiungendo quote elevatissime e avendo la maggior parte dei sentieri di tipo E (escursionistico) è adatto per tutte le persone, anche le meno allenate e meno esperte, e soprattutto in tutte le stagioni.

In particolar modo, a mio avviso, i periodi migliori per fare delle escursioni sull’Altopiano di Asiago sono la Primavera, l’Autunno per ammirare il foliage, e l’inverno. In inverno infatti oltre a praticare lo sci di fondo è possibile percorrere gli stessi sentieri estivi con le ciaspole o racchette da neve.

LEGGI ANCHE: Attrezzatura per ciaspolare sulla neve.

ciaspole val formica
Con le ciaspole in Val Formica

Per gli amanti delle ciaspole, oltre a quelli che abbiamo visto, consiglio questi percorsi:

  • sentiero n. 810 da Spiazzo Garibaldi (strada Mezzaselva-Campolongo) si può raggiungere il Forte Campolongo;
  • dal rifugio Cima Larici possono essere raggiunti Fondi di Campo Mandriolo e Cima Mandriolo; da Camporovere si può raggiungere Forte Interrotto.

Conclusioni

L’Altopiano di Asiago è un posto unico e meraviglioso. In questa breve guida ti ho illustrato brevemente solamente 10 escursioni ma volendo se ne possono fare un’infinità. Sicuramente l’ambiente che offre l’altopiano non è lo stesso che offrono le Dolomiti ma è ugualmente un posto ricco di bellezze naturali e soprattutto ricco di storia, la storia della Prima Guerra Mondiale e del sacrificio dei nostri Alpini. Inoltre l’Altopiano di Asiago è meraviglioso e offre la possibilità di fare escursioni (e non solo) sia in estate che in inverno con la neve.

Per scoprire tutti i sentieri più belli da fare sull’Altopiano di Asiago tra storia e natura ti consiglio di acquistare questo libro.

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2 pensieri su “10 escursioni da fare ad Asiago: gli itinerari più belli

  1. Vorrei segnalare alcuni errori che ho rilevato scorrendo l’articolo (sono un abitante dell’altopiano e quindi mi sono balzate all’occhio):
    1. La cartina del giro delle malghe di Asiago (dalle indicazioni direi Gallio!), riguarda un altro giro delle malghe presente in altopiano: il giro delle malghe sud (malga Carriola, Carrioletta, Paù, Foraoro, Sunio ecc fino ad arrivare – o partire – dal Monte Corno;
    2. La foto presente a seguito della descrizione del percorso verso il Monte Zovetto non é quella del monte Zovetto ma di malga/monte Zebio, in tutt’altra zona.
    Sperando di aver fatto cosa gradita, cordialmente saluto

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